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  • Milan alla ricerca del 10: Honda non va

    Milan alla ricerca del 10: Honda non va

    • Federico Albrizio
    Pareggio a Roma, vittoria in Coppa Italia contro il Carpi, gli ultimi due risultati utili del Milan hanno un fattore comune: Keisuke Honda. Dopo tante critiche, voci di addio, dichiarazioni al vetriolo e incontri con la società per chiarire la propria posizione il giapponese ha sfoderato due prestazioni di alto livello e a certificarlo sono i numeri: due assist decisivi a Kucka all'Olimpico e a Bacca per il momentaneo 1-0 sul Carpi, ai quali si aggiunge una punizione salvata solo dalle unghie di Brkic. Due prove di qualità, riconosciute anche dall'esigente pubblico di San Siro: l'ultima volta contro il Bologna Honda era stato subissato di fischi al momento del cambio, questa volta i tifosi sugli spalti sono rimasti positivamente colpiti dal nativo di Settsu e hanno sottolineato con applausi le sue giocate migliori. Dire che però tra il giapponese e i fan rossoneri sia sbocciato l'amore è troppo, lo scetticismo nei suoi confronti resta alto e questo si deve anche al suo numero di maglia.

    LA 10, PIU' ONERE CHE ONORE - C'è chi dice che i numeri son solo numeri, ma la 10 ha sempre avuto un fascino particolare: è la maglia dei fantasisti, in casa Milan vuol dire Rivera, Gullit, Boban, Rui Costa tanto per citarne qualcuno, non è una maglia come tutte le altre. Genera molte aspettative e spesso chi la indossa non è in grado di mantenerle: è il caso di Honda, che non ha le caratteristiche tipiche del 10, lui capace sì di colpi ad effetto ma portato per natura al sacrificio e alla diligenza tattica. Non è un caso che, eccezion fatta per l'esordio in Europa con il VVV Venlo, Keisuke non abbia più indossato la 10 al CSKA Mosca (la 7 e la 18) e con la nazionale giapponese, dove è solito avere la numero 4. Al suo arrivo a Milano gli è stata restituita la 10 sia per incoronarlo come rinforzo di qualità sia in favore del marketing, per dare un forte impulso alle vendite in Giappone e cementare un rapporto sempre più forte con il mercato asiatico, ma a distanza di due anni sembra che più che un onore la 10 si sia trasformata in un peso per Honda e una calamita per critiche: è successo in alcune occasioni ad esempio che nonostante prestazioni positive il giocatore venisse comunque bersagliato di fischi, una bocciatura secca sul giocatore a prescindere dal suo rendimento. E allora la provocazione: si tolga la 10 a Honda, liberarlo da un po' di pressioni potrebbe aiutarlo a fare meglio in questi ultimi sei mesi di stagione prima di capire se proseguire o meno la sua avventura al Milan.

    UN NUOVO 10: JACK O IL MERCATO - Togliere la 10 a Honda una suggestione dunque, ma a chi affidarla? Nel caso il Milan avrebbe due soluzioni davanti: darla a un giocatore già in rosa o gettarsi sul mercato alla ricerca di un calciatore col physique du role. La soluzione in casa si chiama Giacomo Bonaventura, che non casualmente indossa la 28 (2+8=10) e già all'Atalanta era detentore della maglia dei fantasisti. Affidare la 10 all'esterno marchigiano è un'idea che già da mesi diversi tifosi del Milan hanno provato a lanciare: Jack è uno dei beniamini di San Siro e uno dei pochi a impreziosire le proprie prestazioni con giocate individuali di qualità, abbinando il tutto a un impegno e a una dedizione in campo irreprensibili. La soluzione numero due è quella che forse accende di più i cuori dei fan ma allo stesso tempo quella al momento più complicata: tra i nomi seguiti dal Milan almeno per gennaio non c'è un vero e proprio numero 10. Quello che più si avvicina è probabilmente Axel Witsel, ma si tratterebbe di un adattamento sulla scia di quanto fatto dalla Juventus con Pogba: esulando da valutazioni o paragoni sulla qualità dei due giocatori, il riferimento va all'assegnazione della 10 a un interno di centrocampo, mentre solitamente appartiene ad attaccanti o trequartisti. C'era stata anche l'ipotesi Diego Perotti, ma l'argentino è più vicino alla Roma. Si tratta solo di suggestioni al momento, ma la situazione potrebbe presentarsi concretmente la prossima estate qualora partisse Honda e il Milan si troverebbe comunque al bivio: affidare la 10 a Bonaventura o comprare un fantasista vero e proprio?

    Twitter: @Albri_Fede90

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