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  • Asamoah aveva detto sì al Milan, poi la frenata: ecco cosa è successo

    Asamoah aveva detto sì al Milan, poi la frenata: ecco cosa è successo

    • Daniele Longo
    Il Milan ha accarezzato a lungo il sogno di regalare Kwadwo Asamoah a Rino Gattuso. Nei piani di Massimiliano Mirabelli e del suo staff, il ghanese sarebbe stato l'innesto perfetto per condizioni economiche e duttilità tattica. Più vice-Kessie che esterno mancino basso, con la possibilità di andare ad aggiungere esperienza e abitudine alle vittorie a una squadra povera sotto questi due aspetti.
     
    IL SI' PRIMA DELLA FRENATA - Un'idea nata nel mercato invernale, proseguita concretamente attraverso incontri con l'agente Federico Pastorello. Come nel 29 gennaio (leggi qui), quando Mirabelli strappò un'apertura da parte dell'entourage alla possibilità di discutere un passaggio al Milan di Asamoah. L'ex Udinese, in scadenza a giugno, gradisce la destinazione milanese, rimanere nella serie A italiana è una soluzione che va bene anche alla famiglia e alla moglie Abena, nonostante il desiderio di provare un'esperienza a Londra dove ha diversi amici  fra cui personaggi di spicco dello showbiz d’oltremanica. I contatti restano fitti, continui, prima dello stop di qualche settimana fa: la macchina operativa rossonera ha bisogno di passaggi che rallentano l'evoluzione dell'affare, prestando il fianco all'inserimento dell'Inter che ha messo sul piatto un triennale da 3,5 milioni a stagione. Un derby di mercato che ormai si sta incanalando sulla strada che porta ad Appiano Gentile. 

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