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  • Napoli, difesa logora. E quei rinforzi bruciati...

    Napoli, difesa logora. E quei rinforzi bruciati...

    • Giovanni Scotto

    Sotto al Vesuvio, zona Fuorigrotta, va in scena un film con una doppia trama: 'Il logorio degli Eroi', vale a dire la difesa del Napoli. Ormai stanca e non più verdissima negli anni, che sente il peso delle tantissime partite e dei ritmi sopra le righe di queste ultime due stagioni. Ma la sottotrama è 'Giovani bruciati': si parla di quei rinforzi nel reparto arretrato che pur essendo arrivati sono poi scomparsi. O che stanno lentamente svanendo in questo campionato.

    Campagnaro, Cannavaro e Aronica hanno tutti più di trent'anni e una media voto che in questa stagione non riesce a toccare il 6: la società ha preso dei rinforzi, molti di questi giovani, che si sono letteralmente persi nel nulla. Nel gennaio 2011 è arrivato Victor Ruiz, difensore spagnolo classe '89. Solo 6 presenze fino a giugno: era destinato a giocare a sinistra, essendo mancino, ma non si è mai inserito in una posizione che non lo valorizzava. Bocciato e rivenduto ad una cifra maggiore: l'unico affare lo ha fatto il cassiere del club, non certo la squadra. Ruiz oggi è uno dei punti di forza del Valencia, dove gioca da centrale, ed è terzo in classifica nella Liga. 

    Quest'estate è arrivata un'altra promessa: Federico Fernandez. Centrale poderoso, classe '89, titolare nella Nazionale argentina. Mazzarri lo ha utilizzato solo due volte al centro, poi si è intestardito nel 'vederlo' come laterale al posto di Campagnaro, ma il giovane argentino non si è mai trovato a suo agio: apparizioni anonime che lo hanno relegato ai margini. Invece a sinistra agisce tranquillamente Britos, che dopo l'infortunio smaltito a febbraio continua a non trovare continuità: qualche presenza ed oggi tanta panchina. Di fatto è anche lui una comparsa.

    Cosa che è Gianluca Grava, che tra infortuni e panchina ha visto il campo solo quattro volte. Ancora meno si è visto Ignacio Fideleff: bocciato dopo due apparizioni e un grave errore col Chievo, è l'ennesimo giovane promettente che non ha più la possibilità di mettersi alla prova. Perché va bene invocare rinforzi, ma perché dimenticare quelli che sono già in casa? Andrebbero, semmai, valorizzati.

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