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    Il Napoli ribalta l'Udinese: -4 dalla Juve

    Il Napoli ribalta l'Udinese: -4 dalla Juve

    Tante emozioni al San Paolo tra Napoli e Udinese in una partita dai mille volti. Gli azzurri, dopo il pareggio di domenica scorsa contro il Milan, non potevano più permettersi passi falsi con la Juventus a +6 e impegnata a Crotone. Nel primo tempo la squadra di Sarri non riesce a rendersi pericolosa con i friulani che, nonostante diverse assenze, tengono bene il campo. E a sorpresa è proprio l’Udinese a sbloccare la partita con un gol di Jankto, bravo a ribadire in rete un tiro di Zampano. Gli azzurri reagiscono e pareggiano i conti con una rete di Insigne su geniale imbeccata di Zielinski. All’intervallo il sogno scudetto sembra allontanarsi, complice anche il vantaggio della Juventus a Crotone. Nella ripresa bastano 10 minuti ad Inglesson per gelare il San Paolo. Sarri prova a mischiare le carte cambiando modulo e inserendo Mertens al posto di Hamisk ma la scossa arriva via radio, quando nell’impianto di Fuorigrotta si diffonde la notizia del pareggio del Crotone contro i bianconeri. Lo stadio si infiamma e i tifosi trascinano la squadra a un’incredibile rimonta, aperta da una capocciata di Albiol, bravo a torreggiare su Nuytinck su corner di Callejon, perfezionata da Milik, e conclusa da un altro colpo di testa di Tonelli, sempre su un calcio d’angolo dell’ala spagnola. In undici minuti il Napoli ribalta l’Udinese e si aggiudica una delicatissima sfida. Finisce 4-2: tre punti d’oro per Sarri che torna a -4 dalla Juventus, bloccata a Crotone sull’1-1. Domenica sera all'Allianz Stadium lo scontro diretto con gli uomini di Allegri si preannuncia infuocato: di sicuro sarà decisivo. Per i friulani continua la crisi nera: con questa le sconfitte consecutive diventano 10, in quella che è la peggior striscia di risultati negativi nella storia dei bianconeri. Il vantaggio sulla zona retrocessione si fa sempre più risicato. Massimo Oddo diventa il terzo allenatore a collezionare almeno 10 sconfitte consecutive alla guida della stessa squadra di Serie A, dopo Sandreani (Padova, 11, 1995/96) e Varglien (11, Triestina, 1946/47).
     

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