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  • Napolimania:| Mercato da big, si può?

    Napolimania:| Mercato da big, si può?

    • Francesca Fortunato

    Napoli da Champions. Gli azzurri convincono, e la classifica conferma le potenzialità della squadra di Mazzarri. Tutto questo, naturalmente, non si traduce con il fatto che i partenopei saranno sicuramente tra le prime quattro posizioni quando terminerà il campionato, ma che potranno lottare fino alla fine con Juventus, Roma, Milan, probabilmente Lazio e forse qualche ritorno di fiamma come Genoa, Sampdoria e Fiorentina. C'è però un dubbio: ad essere da Champions sono i titolari, non la rosa al completo.

    Fino a questo momento la formazione campana ha dimostrato di potersela giocare con tutti schierando i suoi campioni. Non si può rinunciare a Cavani goleador, ad Hamsik, tornato quello dell'epoca di Reja, allo straordinario Lavezzi. Anche a centrocampo è difficile sostituire Gargano e Pazienza. Si attende ancora l'inserimento dei nuovi, quindi, e se con il tempo si dimostreranno all'altezza, allora il lavoro di Bigon e compagni sarà stato perfetto.

    Altrimenti si dovrà tornare sul mercato per la 'riparazione'. Dipenderà tutto da cosa dimostreranno i vari Sosa e Yebda, e dall'andamento della classifica. Se a gennaio la formazione campana si troverà ancora tra le prime in Italia, sarà anche in Europa League e dovrà pensare alla Coppa Italia, è probabile che faccia qualche ritocco in corsa per poter avere una rosa capace di lottare su tutti e tre i fronti (cosa che in questo momento non sembra).

    Il dubbio è amletico: che mercato fare? Napoli è una big o no? Nella settimana di pausa del campionato le prime pagine dei giornali sono state dedicate agli acquisti possibili, considerando il fatto che anche quando non si può ufficializzare un affare le società lavorano ugualmente. Si sono letti nuovamente nomi altisonanti come Inler, Maxi Lopez (il più probabile, visto che non si trova più bene a Catania e potrebbe accettare anche di non essere il protagonista assoluto a Napoli) e addirittura Marchetti (lo stupore si riferisce al fatto che in porta c'è uno come De Sanctis difficilmente discutibile).

    Agli azzurri serviranno, però, uomini validi ma pronti ad unirsi al progetto Napoli accettando la panchina. Il gruppo è la prima cosa, e un po' lo ha dimostrato anche il caso Quagliarella... Questo significa due cose: o i partenopei sono così convincenti da far arrivare in riva al Golfo atleti già importanti, ma ugualmente pronti a giocare solo in alcune circostanze, o dovranno guardare altrove. C'è chi suggerisce la B per trovare le pedine che mancano, per esempio il quarto attaccante che dovrebbe dare qualche conferma in più di Lucarelli (che rientrerà solo a febbraio).

    Sembra un discorso assurdo, ma non lo è. E' chiaro che il capoluogo campano è diventato una meta importante, ma è anche vero che non è ancora un punto di riferimento come l'Inter, la Juventus o il Milan, e servirà tutta la capacità di Bigon, De Laurentiis e Mazzarri per riuscire a fare il grande colpo senza rovinare gli equilibri che si stanno creando. Prima o poi, però, questo giorno arriverà. Sarà il momento di rompere il muro degli ingaggi, di far arrivare tanti 'Cavani' senza mandare via nessun 'Quagliarella'. Dovranno convivere Eto'o, Pandev e Milito... Napoli sta crescendo, e gennaio sarà il primo vero banco di prova... 

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