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  • Palermo: 120 milioni di debiti, la Guardia di Finanza indaga. Ma la società smentisce il deficit

    Palermo: 120 milioni di debiti, la Guardia di Finanza indaga. Ma la società smentisce il deficit

    14.30 IL PALERMO SMENTISCE - In relazione a quanto riportato oggi dal quotidiano Giornale di Sicilia sulle esposizioni  debitorie a carico dell'U.S. Città di Palermo ed al potenziale rischio di fallimento, i legali della Società smentiscono il contenuto dell'articolo.
    In particolare, nessuna attività, ad oggi, è stata effettuata dalla Guardia di Finanza per acquisire e/o sequestrare documentazione fiscale del Palermo Calcio. Nessuna informazione di garanzia in merito è stata mai notificata a Maurizio Zamparini né parimenti risultano procedure presso la sezione fallimentare del Tribunale di Palermo.
    Per completezza, si precisa che la gestione economica dell'U.S. Città di Palermo, come tutte le società calcistiche, è controllata costantemente dalla Covisoc (organo di vigilanza delle società calcistiche) ed i relativi bilanci sono regolarmente certificati dalla società di revisione.
    Lo staff legale
    Avv. Enrico Sanseverino
    Avv. Francesco Pantaleone
    12.00 Un buco da 120 milioni, debiti che potrebbero travolgere il Palermo calcio e che portano la Procura ad aprire un fascicolo di 'atti civili', a compiere cioè quegli accertamenti che mirano a verificare se vi siano le condizioni per chiedere il fallimento della società: situazione allo stato non prospettata, né concretamente ipotizzata. 

    Come si legge sull'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, i sostituti procuratori Francesca Dessì e Andrea Fusco sono però al lavoro per acquisire gli elementi necessari a verificare ciò che è emerso a seguito della presentazione di esposti e denunce da parte di creditori non soddisfatti nelle loro pretese. Potrebbero essere del tutto o parzialmente infondate, ma sono bastate a far prendere il via all’inchiesta della Guardia di Finanza, che adesso sta acquisendo tutte le carte necessarie per indagare a fondo sul Palermo. 

    Nessun indagato, ci sarebbe, allo stato, in una vicenda sul cui sfondo c’è il famoso closing tra Maurizio Zamparini e il suo successore, il nuovo presidente Paul Baccaglini. La stessa Procura frena, non vuol creare allarmismo né dare per scontato che verrà chiesto il fallimento, ma al tempo stesso la situazione è molto delicata. 

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