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  • Palermo, Sabatini:| 'Dimissioni? Ecco perchè'

    Palermo, Sabatini:| 'Dimissioni? Ecco perchè'

    L'ex direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini ha concesso un'intervista ai microfoni di Mediagol: "Ho la consapevolezza di aver preso la decisione giusta sicuramente, poi in generale io non sono un uomo sereno quindi non sono sereno neanche in questa circostanza. Evidentemente sono molto dispiaciuto, però so di aver fatto la scelta giusta per il Palermo e per me stesso, ma soprattutto per società e squadra".

    "E' evidente che io tenga al Palermo. Il fatto che io abbia interrotto il rapporto non significa che io non pensi a quella rosanero come la mia squadra. Lo farò per tanti mesi ancora, come mi è successo precedentemente quando mi è capitato di lasciare una realtà dentro la quale ho lavorato e vissuto per diversi anni. Quindi consideratemi alla stregua di un mese, due mesi fa da questo punto di vista, morale e psicologico. Ringrazio il presidente Zamparini, siamo stati un consorzio felice dal punto di vista tecnico, dal punto di vista lavorativo e quindi lo ringrazio certamente e spero che le cose che abbiamo fatto insieme, che lui mi ha consentito di fare, producano un effetto storico per il Palermo, qualcosa d’importante".

    "I grandi acquisti del Palermo? Vi ringrazio, ma non voglio celebrare le mie presunte imprese. Fatto salvo che ho appreso in questo momento che la Primavera del Palermo ha vinto la partita di Coppa Italia contro il Bari, che i ragazzi hanno fatto molto bene, che Acquah è un ragazzo sul quale io confido molto in futuro e mi dicono abbia fatto una partita importante. Ne prendo atto, sono felice, sono contento però non desidero mettermi su questo territorio".

    "Non ce n’è di bisogno di lodare i giocatori del Palermo in organico perché li dovrà celebrare il campo nei prossimi mesi e io non voglio né ascoltare né spendere parole, voglio solamente essere in sintonia con questa città che moltissimo mi ha dato e che continua a darmi perché io quando frequento qualsiasi marciapiede di Palermo la gente mi saluta, mi ringrazia, mi incoraggia e quindi voglio che si fermi qui la mia storia e che non ci siano parole ulteriori da spendere. Vorrei aggiungere che la squadra rosanero la celebrano più all’estero che in Italia che non a Palermo. Intorno a questa società e questo club c’è un sentimento di grandissima stima oltre che di approvazione per la politica e la strategia che sta perseguendo. Se mi aspetto qualche critica? Non potrete né voi, né io, né altri soggetti combattere contro la dietrologia che nel calcio è perversa. Il calcio è fatto di dietrologie e diffamazioni. Mi aspetto che in futuro qualcuno dirà qualche cosa, ma non fa niente,l’aspetto personale lo lascio da parte".

    "Naturalmente io al mio carattere non posso rinunciare. E’ biologicamente impossibile, sono un uomo di 55 anni con i vizi e le virtù che sono ormai stratificati e irrisolvibili. Questo non vuol dire che ci sia stato un conflitto scorretto con Zamparini, c’è stata solo una divergenza di opinioni su tante cose che il calcio propone tutti i giorni e allora io ho pensato che in presenza di questa sorta di conflittualità era meglio fermarsi perché non era produttivo per il club però, nella stessa maniera, da questa conflittualità, sono nate e si sono sviluppate idee importanti e anche scelte importanti. Quindi non rinnego nulla e ribadisco il mio ringraziamento a questo presidente che mi ha dato moltissimo e sono certo che il futuro del Palermo sarà inevitabilmente roseo, per una questione cromatica, come dice il colore della maglia".
     


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