Il 6-0 contro la Sampdoria oltre ad essere inaccettabile e vergognoso ha messo in mostra tutte le lacune di questa squadra, gli errori di gestione societaria e tecnica. Prima dei blucerchiati era capitato con Juventus, Napoli, Milan e Sampdoria: troppe le goleade già subite, che non rendono assolutamente onore ad una piazza che aveva tutto il diritto di giocarsela in modo differente.

Questa è una squadra costruita male in estate, basandosi su criteri che sono ancora tutti da capire, infarcita di tante promesse (e a quanto pare continueranno ad arrivarne altre), per la maggior parte straniere, e pochi, pochissimi uomini da serie A, di quelli che conoscono la categoria, dotati di esperienza e in grado di guidare e consigliare anche gli altri, allenatore incluso. Bergodi era partito bene, ma poi si è perso anche lui in questo marasma generale e non è esente da responsabilità. 

Se la squadra non ha un carattere e un'anima, la colpa è anche la sua. Gli va dato il merito di essere stato il primo ad ammetterlo. Certo, con il senno di poi fare alcuni ragionamenti è facile, ma sarebbe stato meglio investire i soldi delle cessioni eccellenti, come quella di Verratti (oltre a quelli di sponsor, Lega e televisioni), per allestire una rosa da serie A, competitiva, con un allenatore navigato e giocatori più esperti, soprattutto italiani.

Un progetto come quello del Torino, o della stessa Sampdoria - le due neopormosse insieme al Pescara -, che oggi ne stanno raccogliendo i frutti. Le promesse vanno bene, qualcuna di loro si è rilevata anche interessante, ma non dovevano essere la maggior parte: andava sondato meglio il mercato di casa. Un minimo di speranza rimane, ma il copione è quello già visto, ed è brutto dirlo ma così non si va da nessuna parte.