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  • Retroscena: Seedorf-Milan, c'era la firma, ma Fininvest bloccò Berlusconi

    Retroscena: Seedorf-Milan, c'era la firma, ma Fininvest bloccò Berlusconi

    Inedito retroscena sull'affaire (sfumato) Milan-Seedorf oggi sul Corriere della Sera, a firma Alberto Costa
     
    Già a metà dicembre del 2012 la volontà di Silvio Berlusconi di affidare pieni poteri a Clarence si era tradotta in atti concreti. Il blitz milanese di Seedorf era servito all'olandese "a porre il suo prezioso autografo sul contratto da allenatore che Berlusconi, attraverso Galliani, gli aveva fatto trovare bell'e pronto: in bianco soltanto il quid, vale a dire il compenso, questione da risolvere direttamente fra i due, il presidente (onorario) e il suo pupillo".
     
    Seedorf, ormai convinto di essere il nuovo allenatore del Milan, si era mosso di conseguenza, coinvolgendo Massimo Ambrosini, capitano ed ex sodale di tante imprese. Un gesto nel solco della continuità. Quando ogni tassello sembrava essersi incastrato, tanto da indurre Allegri a bussare altrove, ecco il clamoroso intoppo: tra ingaggio suo e dello staff, "Seedorf sarebbe venuto a costare, al lordo, circa 15 milioni di euro, una somma spropositata per i tempi che in Fininvest si sono subito premurati di sventolare sotto il naso del boss".
     
    Risultato del blitz andato a vuoto? "L'olandese congelato (in attesa del futuro) e il capitano Ambrosini congedato (con l'accusa di cospirazione). Amen".    

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