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  • Rifondazione Roma:| Montali in piena attività

    Rifondazione Roma:| Montali in piena attività

    • V.N.

    Il nuovo stop complica l'attesa rifondazione. Senza la firma di DiBenedetto, rimandata al momento di tre settimane, la Roma perde altro tempo nella fase cruciale della stagione. Sono questi per i club, da sempre, i giorni della programmazione, ancora di più per uno che sta cambiando proprietario. Senza avere certezze sul presente, non si può pianificare il futuro. Al quale dovrà però pensare, subito, la squadra di Montella, chiamata in 7 giorni a giocarsi le ultime chances per partecipare alla prossima Champions, traguardo fondamentale per il consorzio statunitense che avrebbe il giovamento di entrate per 15 milioni di euro. I due appuntamenti decisivi all'Olimpico, domenica sera contro la Juventus, e al Friuli, sabato 9 aprile, un'altra notturna, contro l'Udinese quarta in classifica.

    Dopo due giorni di attesa, in coincidenza delle prime 48 ore romane di DiBenedetto impegnato al tavolo della trattativa, da Trigoria filtrano i primi segnali di insofferenza. Ma anche le prime mosse per evitare che il rinvio della firma del bostoniano possa vanificare il lavoro fatto negli ultimi mesi. La Banca, cogliendo l'imbarazzo dell'attuale dirigenza giallorossa per i mancati contatti con il futuro presidente, ha convocato Gian Paolo Montali per fare il punto della situazione. Il direttore operativo, nomina ricevuta proprio da UniCredit lo scorso 22 febbraio, ha avuto nuove garanzie. Non è da escludere che nelle prossime ore possa incontrare DiBenedetto, alla presenza dell'avvocato Cappelli, per aggiornarlo sulla questione tecnica.

    Montali non è solo il presente. E su questo, la Banca e il gruppo Usa sono in sintonia. Il direttore operativo avrebbe già firmato un contratto biennale, da annunciare solo dopo l'insediamento di DiBenedetto. Promosso per garantire la continuità aziendale, in queste ore ha avuto l'input dai due soci di prendere di petto alcune situazioni urgenti: convocare i manager di Menez e De Rossi, entrambi con il contratto in scadenza il 30 giugno del 2012, per capire che intenzioni hanno i due giocatori. Quindi, valutare la disponibilità di entrambi a rinnovare. E di sentire di nuovo Vucinic: a gennaio chiese di andar via. Non solo. Via libera anche per sentire alcuni procuratori, per la verità freddi per l'esito ancora in stand by della negoziazione, di calciatori che potrebbero migliorare l'organico giallorosso.

    Quattro nomi fatti nei discorsi di queste ore: Buffon, Lugano, Mascherano e Balzaretti. In più tra gli obiettivi ci sono già due esterni d'attacco, da scegliere all'estero. Martedì sera a Dublino, proprio Lugano, difensore centrale dell'Uruguay, è uscito allo scoperto, confermando i recenti contatti con Trigoria: 'La Roma è una società di mio gradimento'. Montali, però, aspetta la chiamata di DiBenedetto, prima che il bostoniano torni a casa. Si conobbero a fine settembre, quando il futuro presidente andò all’Olimpico per assistere a Roma-Inter. Il futuro presidente vuole essere relazionato sul comportamento della squadra dopo l'addio di Ranieri. E ha intenzione di conoscere Montella, sul quale ha ricevuto informazioni già dai dirigenti della banca che sta apprezzando il lavoro del tecnico promosso il 20 febbraio scorso dai Giovanissimi Nazionali.

    Non ci sono, però, novità ufficiali sui quadri dirigenziali per la prossima stagione.  e la Banca ha già deciso di puntare in ogni caso su Montali, DiBenedetto continua a spingere per il ritorno di Franco Baldini, nome che sta bene anche a Unicredit. Il manager, sotto contratto con l'Inghilterra sino al giugno del 2012, darà una risposta solo dopo la firma, ma in questi giorni è stato sempre in contatto con l'avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci che lo ha tenuto al corrente degli sviluppi della trattativa. Baldini segnalò, a suo tempo, per il ruolo di direttore sportivo, Walter Sabatini, ex uomo mercato di Lazio e Palermo. Di lui si è parlato anche nel corso dei contatti di ieri tra DiBenedetto e i legali della Banca, ricordando anche, per evitare sorprese al futuro proprietario, i 5 anni di squalifica (con richiesta di radiazione), a fine anni Novanta, avuti da Sabatini, all'epoca al Perugia, per trasferimenti irregolari di minori stranieri. 

    (Il Messaggero)

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