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  • Romamania: sesta gioia di fila, la scalata prosegue

    Romamania: sesta gioia di fila, la scalata prosegue

    Non la Roma più brillante dell'era Spalletti, certamente quella con il più alto tasso di sangue freddo. Stavolta la formazione giallorossa ha saputo soffrire nel momento più difficile, i venti minuti centrali della ripresa, con l'Empoli nettamente più in palla e Keita e compagni in riserva d'ossigeno. Ma non ha rischiato, pur senza brillare. Servivano i tre punti, del resto, per infilare la sesta vittoria consecutiva, sfatare lo spallettiano tabù empolese - il tecnico di Certaldo non aveva mai vinto al Castellani in giallorosso - e mettere pressione in un colpo solo a Inter, Fiorentina, Napoli e Juventus, impegnate in un incrocio di scontri diretti che non può che far sorridere dalle parti di Trigoria.
    Un virus influenzale ha decimato la formazione titolare - fuori Manolas, Florenzi e Dzeko - ma il primo tempo romanista non ne ha risentito, con El Shaarawy e Pjanic a segno e il malcapitato Zukanovic autore dell'involontario e momentaneo pareggio empolese. La trappola ordita da Spalletti nei confronti di Paredes ha funzionato alla perfezione, il centrocampista ancora di proprietà della Roma non ha brillato anche se la palma dell'ex peggiore va certamente assegnata a Skorupski.
    Salita al terzo posto in attesa di Napoli-Fiorentina, ora la Roma può mettere nel mirino proprio gli azzurri, anche se la sfida più delicata è alle porte: venerdì all'Olimpico arriveranno i viola. Se i ragazzi di Paulo Sousa dovessero sconfiggere Higuain e soci, quello che veniva descritto come un possibile scontro diretto per il terzo posto potrebbe improvvisamente diventare un big match da seconda posizione o addirittura da titolo. Per la Roma di due mesi fa, un miraggio. E nella capitale ora è atteso anche James Pallotta, pronto a gustarsi la doppia sfida con i viola e quella successiva con un Real Madrid che dopo il tracollo nel derby ha assunto i contorni di una polveriera. Il presidente avrà però da risolvere la grana Totti, rientrato a disposizione già al Castellani, dove si è accomodato in panchina. Una cosa per volta, come nella rimonta.

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