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  • Sampdoria, Eramo: 'Giampaolo ha bloccato la mia cessione'

    Sampdoria, Eramo: 'Giampaolo ha bloccato la mia cessione'

    • Lorenzo Montaldo
    La storia di Mirko Eramo alla Sampdoria è tutta particolare. Anzi, addirittura quest'estate sembrava che potesse non esserci più, una storia. Il centrocampista era sul piede di partenza, direzione Benevento, in Serie B. Sembrava tutto fatto, fino a quando Giampaolo, che lo aveva apprezzato in ritiro, non ne bloccò la cessione. 

    Di questo, e anche più in generale della sua tortuosa e lunga avventura in blucerchiato Eramo ha parlato ai microfoni di Samp TV: "Sono cresciuto nelle giovanili del Bari, riuscendo anche ad esordire in Prima Squadra a Treviso. Alla mia terza partita, arrivò anche il mio primo gol. Giocammo al San Paolo - riporta Sampdorianews.net - fino a quel momento non stavo facendo una bella prestazione tant'è che il mister mi stava per sostituire, ma il team manager stava avendo qualche difficoltà col tabellone elettronico dei cambi, e proprio in quegli istanti segnai la mia prima rete che non scorderò mai e che, forse, ha spianato la mia strada verso il calcio che conta”.

    Eramo ricorda bene il suo passaggio alla Samp: “L'estate del mio passaggio in una grande società come la Sampdoria fu un po' turbolenta, siccome, oltre ad essere la mia prima esperienza fuori casa, fu anche un grande salto per la mia carriera, però poi le cose sono andate benissimo. A quei tempi, i ragazzi del Settore Giovanile alloggiavano all'Hotel Flora, tra cui anche me. Ebbi la fortuna di essere in camera con Carmine Cucciniello: è stato uno spasso per tutto l'anno, ma si era formato comunque un bel gruppo".

    "Quella è stato una grande stagione - prosegue Eramo - eravamo una squadra molto unita senza paura di affrontare formazioni più forti di noi. Eravamo consci della nostra forza, grazie alla mentalità che mister Pea era risucito a trasmetterci. Quell'anno poi siamo risuciti a raggiungere un traguardo storico per questa società”.

    Uno dei tanti incroci nella vita di Eramo è stata quella partita da avversario della Samp, con annesso gol: “Nel 2011/2012 incontrai, purtroppo, la Samp in Serie B. In particolare al ritorno quando con un mio gol decisi la partita è stata un'emozione incredibile. Feci un'esultanza che non voleva essere polemica nei confronti di nessuno, ma pensavo di meritarmi un'occasione in prima squadra alla Samp, concretizzatasi poi negli anni successivi. Infatti due anni dopo tornai alla base e partecipai al ritiro estivo, dopodichè partii titolare, a sorpresa, alla prima di campionato contro la Juventus. Ma da li scesi un po' nelle gerarchie di mister Rossi e gennaio andai a giocare ad Empoli. Quello al Castellani è stato un anno indimenticabile culminato con la promozione in A”.

    Un periodo movimentato in chiave mercato è stato anche quello appena conclusosi: “L'ultima estate è stata particolare. Non mi aspettavo di essere chiamato a partecipare al ritiro, ma avevo le idee molto chiare ossia l'intenzione di farmi vedere e mettere in difficoltà il mister. La metodologia di lavoro di Giampaolo è molto simile a quella di Sarri, avendolo avuto ad Empoli, quindi sapevo già quello che voleva. Lui ha da subito apprezzato il mio impegno e le mie qualità, anche se la società aveva dei piani diversi per me.

    Infatti era quasi tutto fatto per il mio passaggio al Benevento quando proprio Giampaolo bloccò la mia cessione. Inuitle dire che saper di essere apprezzato mi fece un enorme piacere. Lo stimo molto Giampaolo per il suo modo di allenare e per quello che mette in campo - conclude il numero 6 doriano - indipendentemente se gioco o meno, in quanto mi sta insegnando tanto e, questi mesi alla Samp, mi stanno aiutando molto per crescere".

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