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  • Sampmania: nell'isola servono i pirati; Viviano, Silvestre, Cigarini, tocca a voi

    Sampmania: nell'isola servono i pirati; Viviano, Silvestre, Cigarini, tocca a voi

    • Lorenzo Montaldo
    Nello scorso Sampmania avevo paragonato la Sampdoria di Bologna ai 'bimbi sperduti' di Peter Pan. Questo perchè i temibili ragazzini di Roma si erano trasformati, entrando al Dall'Ara, in insicuri adolescenti. Magari pieni di idee, qualità, energia, ma poco coscienti del proprio io, delle proprie caratteristiche, dei propri punti di forza. 

    Neppure a farlo apposta, il prossimo turno di campionato vedrà i giocatori di Giampaolo volare... verso un' Isola. Non bisogna seguire nessuna stella a destra, e non si vola grazie a fatine, bensì in solidi aerei. Il viaggio non dura sino al mattino, ma solo un'oretta, e l'isola in questione non è Neverland, l'Isola che non c'è, ma la Sardegna. Insomma, scordatevi Peter Pan, Capitan Uncino e Trilli varie ed eventuali. Anzi no, non dimenticatevi proprio tutto: magari la questione pirati tenetela, potrebbe tornarci utile.

    Per espugnare il Sant'Elia, la Samp dovrà faticare. Ci sono squadre che risultano più arcigne di altre: il Cagliari, storicamente, è una bestia nera dei blucerchiati. Qualche numero? Su 60 sfide giocate sino ad oggi, la Samp ne ha vinte solo 11. In terra sarda, 4 su 30. Una miseria, senza dimenticarsi che l'ultimo successo esterno contro i rossoblù risale a 9 anni fa. Era Cagliari-Sampdoria 0-3, in panchina c'era Mazzarri e a segno andarono Volpi, Caracciolo e Maggio. Calcisticamente parlando, un'altra era geologica. 

    Ci vorrebbe una Samp corsara, in sostanza. Ma per averla non servono bimbi sperduti, bensì pirati brutti, sporchi e cattivi. Smaliziati, scanzonati, pieni di cicatrici: gente che battaglie ne ha viste, vinte e vissute, gente che non va nel panico, gente che sa quando giocare con il fioretto e quando invece mulinare la sciabola. Nella Sampdoria di oggi esistono questi elementi? Parzialmente

    Un Capitan Uncino, di fatto c'è. E' capitano anche 'in pectore' di questa Sampdoria, è quello a cui il popolo blucerchiato si è rivolto lo scorso anno quando la barca rischiava di affondare. Con le sue parate ha tenuto a galla (e in A) il club blucerchiato; è, ovviamente, Emiliano Viviano. Uno che anche senza la fascia al braccio conta eccome nello spogliatoio. Il portierone può fare affidamento su due alleati di sicuro affidamento. Uno è Silvestre, che sembra davvero solo un lontano parente del giocatore titubante dello scorso campionato. L'altro, invece, potrebbe essere Cigarini. Il centrocampista ex Atalanta scalpita, Torreira pareva un po' in difficoltà fisica nell'ultima uscita, e Giampaolo è tentato di affidare le chiavi del centrocampo al regista classe '86. Ci sarebbe potuto essere anche Quagliarella, che però non ha convinto nelle ultime gare. Lui i requisiti li avrebbe tutti: l'esperienza, il carisma, persino la faccia da pirata. Giampaolo però potrebbe lasciarlo a riposo proprio nella gara con i rossoblù.

    Toccherà a loro, a Viviano, a Silvestre e a Cigarini spiegare ai 'mozzi' doriani come approcciare una sfida in cui la Samp ha sempre faticato. Il problema della mancanza di esperienza, a mio modo di vedere, c'è. Lo avevo scritto a fine mercato, lo penso tutt'ora. Sopperito in parte dalla verve dei volti nuovi di casa Samp, ma non debellato. I blucerchiati dovranno fare quadrato attorno ai loro pirati, in quel modo una possibilità la avranno. E forse gli riuscirà pure di issare la bandiera con il teschio, pardon, con il Baciccia sul'Isola conquistata. 

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