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  • Sassuolomania: Berardi, quel cartellino è una mancanza di rispetto

    Sassuolomania: Berardi, quel cartellino è una mancanza di rispetto

    • Luca Bedogni
    Atalanta-Sassuolo era una partita interessante per almeno tre motivi. Ad esempio i neroverdi dovevano vendicare l'andata, uno 0-3 umiliante subìto in casa, in cui i talenti Gagliardini, Caldara, Conti e Spinazzola avevano avuto la meglio sulla gioventù sassolese.  In secondo luogo perché si scontravano ancora due bravi allenatori e due moduli che rappresentano un po' il calcio contemporaneo. O ancora perché una è stata la rivelazione dell'anno scorso, il Sassuolo 6°, da Europa League, e l'altra invece lo è di quest'anno. Insomma, quest'1-1 ci ha lasciato un po' con l'amaro in bocca, da entrambe le parti. Pellegrini ha segnato la sesta rete, confermando uno stato di forma invidiabile. La squadra nel complesso è andata bene, specialmente nel primo tempo. Peccato per quel solito calo nella ripresa, che dai e dai ha causato il pareggio dell'Atalanta. Ma poteva anche finire peggio. Se poi si pensa a quell'occasionissima di Ragusa sullo 0-1, viene da aprire le braccia in segno di accettazione, o rassegnazione. 

    "Ragusa tecnicamente non è bravo come lui". Stavolta Di Francesco, che in un modo o nell'altro non le manda mai a dire, si riferiva a Gomez, "il primo giocatore che ho chiesto dopo l'addio di Sansone". "E' l'ideale per me -ha continuato nel post-partita- è quello che ci è mancato in questo anno". Io tra le altre cose aggiungerei anche uno Zappacosta e un Lapadula, giusto per non fare nomi che al Sassuolo avrebbero fatto comodo. Detto ciò, e con tutto il senno di poi di cui disponiamo, questo Papu da 14 gol e 8 assist sarebbe stato un degno sostituto di Sansone, va da sé. Ma sentirlo dire direttamente da Di Francesco a questo punto del campionato fa l'effetto del 've l'avevo detto'. Secondo me il mister è deluso non tanto e non solo per l'annata storta, quanto per la gestione del mercato, in un'annata in cui il Sassuolo poteva fare un altro piccolo step, e non l'ha fatto. Questo significa che partirà di sicuro? No, ma ho come la sensazione che in estate qualcosa verrà smantellato. Forse è più un timore.  

    A proposito, venerdì il Corriere dello Sport dava Berardi già praticamente all'Inter, per una cifra di 40 milioni. Nell'operazione rientrerebbe anche Caprari, che in Emilia piace da qualche tempo, da molto prima dei 7 gol di quest'anno. Intanto Berardi ne ha combinata un'altra delle sue, non contento di una stagione, la seconda, per diverse ragioni deludente. Si è fatto ammonire a gioco fermo, calciando il pallone in porta, così che salterà la gara casalinga con la Sampdoria, sabato prossimo. Anche Di Francesco, questa volta, se l'è presa: "Berardi? Il cartellino giallo poteva risparmiarselo". Non si sa più cosa dire e cosa fare di fronte a intemperanze tanto inutili e dannose. Da parte sua dovrebbe svegliarsi e maturare, non può più permettersi di mancare di rispetto a società e  tifosi in questo modo. Dopo una stagione del genere, in cui è stato fuori così tanto, gettare via anche solo una giornata, e per di più così scioccamente, è quasi un'insolenza intollerabile.   

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