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  • Sienamania:| La lotta... continua

    Sienamania:| La lotta... continua

    A Verona non è stata forse la migliore prestazione stagionale per la Robur, che comunque esce dal 'Bentegodi' con qualche certezza in più e con una giornata da giocare in meno. Il vantaggio sulla zona retrocessione resta lo stesso e i risultati provenienti dagli altri campi hanno dimostrato che ancora nessuna della formazioni invischiate nelle zona bassa sembra in grado di staccarsi in modo decisivo. Nella città di Romeo e Giulietta nonostante l'avvio con handicap la squadra è stata capace di reagire da subito con lo spirito giusto, creando i presupposti per pareggiare con Giorgi e Destro prima dell'intervallo, anche se gioco forza qualche occasione al Chievo è stata concessa. Il pareggio fortunoso e opportunista di Destro ha decisamente cambiato la partita, incanalandola sui binari del pareggio prima che la formazione di Sannino producesse lo sforzo maggiore nel tentativo di rimetterla in piedi.

    Dopo il pari di Destro, seppur senza strafare, sono emersi i pregi di una squadra che può vantare un'ottima organizzazione tattica e un'innaturale capacità nel difendersi con ordine. Il Chievo nel finale ci ha provato, ma senza successo. Il punto, che mancava dalla trasferta di Torino (da allora quattro vittorie e tre sconfitte nelle successive sette giornate) fa morale e classifica, anche se è presto per definirsi vicini all'obiettivo. Il calendario infatti è piuttosto in salita, visto che domenica i bianconeri se la vedranno contro l'Udinese (mentre il Lecce giocherà al 'Via del Mare' contro il Cesena ormai già retrocesso), per poi far visita consecutivamente ad Atalanta, nel turno pre pasquale, e Inter il mercoledì successivo. Ogni partita però andrà affrontata di volta in volta senza pensare troppo al valore e alle motivazioni dell'avversario di turno.

    La sconfitta contro il Novara, che alla fine con il pareggio di domenica è sempre più disperato, è un monito a cui ripensare ogni volta che le partite sulla carta sembrano meno impossibili di altre. Per la Robur il destino è quello di lottare fino alla fine per non retrocedere, senza concedersi voli pindarici ma restando sempre coscienti delle difficoltà che un campionato equilibrato come questo comporta. La speranza è quella di poter recuperare presto gli indisponibili e permettere a chi come Vergassola e Gazzi sta correndo senza sosta da mesi un po' di pausa. La zona nevralgica del campo resta infatti a corto di uomini e alternative per via dei lunghi stop di D'Agostino e Bolzoni. Chi invece non sembra sentire la stanchezza resta Brienza, ancora una volta tra i migliori per impegno e continuità.

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