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  • 'Milan, ben vengano gli sceicchi'

    'Milan, ben vengano gli sceicchi'

    Ascesa del titolo in Borsa.
    Boom Mediaset: ora è apertura su Al Jazeera.
    Piazza Affari crede nella joint venture con la tv del Qatar che può entrare nel Milan.

    Il n°1 di Confindustria, tifoso del Milan e patron del Sassuolo: "Si allarghi a chi ha risorse da investire anche dall'estero".
    Ok di Squinzi a Berlusconi: "Ben vengano gli sceicchi". 
    "No, il presidente al momento di calcio non vuole parlare". L'ufficio stampa di Giorgio Squinzi è stato tassativo. Poi però in conferenza stampa il grande capo del Sassuolo capolista di B e di Confindustria si è lasciato andare, anche per alleggerire la discussione e il momento che gli impone considerazioni e riflessioni ben più delicate. Per fortuna, anche ottimistiche: «Sì, in Italia ci sono segnali positivi di ripresa. Per il nostro Paese vale il motto ciclistico che ho scelto per la mia azienda: mai smettere di pedalare». L'occasione è stata una visita di Squinzi all' Unione industriali del Verbano Cusio Ossola, dove il proprietario della Mapei ha un’azienda del suo gruppo (la Vinavil a Villadossola). E oltre a parlare del Sassuolo, ha fatto anche un accenno al suo primo amore calcistico: il Milan. Con un messaggio (imprenditoriale) anche all'Inter.

    Presidente Squinzi, è favorevole all'arrivo degli sceicchi nel calcio italiano e in particolare nel Milan?

    «Se Berlusconi ritiene, dal suo punto di vista, di fare una scelta del genere, vuol dire che è giusto. Bisogna aprire a chi ha risorse da investire. Dopotutto in Europa è così da molte parti: a eccezione della Spagna, vedo che in Francia al Paris Saint Germain e in Inghilterra da tempo sono arrivati capitali da investitori stranieri, in particolare arabi e russi».

    Anche cinesi, a giudicare quello che sta facendo l'Inter.
    «Certo, anche se lì è tutto da vedere».

    Il suo Sassuolo sta dominando la B: 9 partite, 8 vittorie e un pari. Eppure in estate Mapei ha ridotto l'impegno nel club del 60-70 per 100, facendo così calare il budget del 30-35 per 100. Risparmiando si vince: è una lezione per l'Italia?

    «Alcuni blog dicono che vado meglio come proprietario - non presidente, perché quella carica ce l'ha un sassuolese come Carlo Rossi - del Sassuolo che comepresidente di Confindustria... Mi auguro che la mia squadra continui a vincere e crescere, sono passate solo 9 gare su 42, ma mi auguro di avere una leadership vincente anche con gli industriali».

    E' sempre convinto che il Sassuolo non sia andato in A solo per colpa degli arbitri?
    «E' un'idea che ho maturato con convinzione. Mi sembra che sia stata la prima volta nella storia che una squadra che ha fatto 81 punti poi non è andata in A. E di punti avremmo potuto farne anche di più, se non fosse stato per certi arbitraggiscandalosi, ultimo quello nella semifinale dei playoff contro la Samp (Tommasi assegnò un rigore inesistente per una caduta di Eder, ndr): speriamo che certe situazioni non si verifichino più».

    Quando tornerà a vedere la sua squadra?

    «Sono talmente preso dagli impegni che al sabato cerco di riposarmi. Ma al più presto, se riesco, conto di andare a Modena per una partita. In tv sono riuscito solo a vedere, alla sera, un tempo della partita con il Varese (4-0 sabato scorso, ndr): mi sono divertito».


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