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  • Torino, Petrachi conferma Mihajlovic: 'Ha ripreso in mano la situazione. Belotti...'

    Torino, Petrachi conferma Mihajlovic: 'Ha ripreso in mano la situazione. Belotti...'

    • Andrea Piva
    La vittoria sul Cagliari di una settimana fa e il pareggio di ieri contro l'Inter hanno permesso a Sinisa Mihajlovic di mettere nuovamente al sicuro la propria panchina dopo che, in seguito alla sconfitta di Firenze, l'allenatore serbo aveva rischiato seriamente l'esonero. Ora anche il direttore sportivo del Torino, Gianluca Petrachi, ha di fatto confermato il tecnico. "Sicuramente Mihajlovic ha ripreso un po’ in mano la situazione - ha dichiarato il dirigente ai microfoni di Radio Sportiva - abbiamo giocato qualche partita non di buon livello, non da vero Toro, ci è mancato quel carattere che ci ha sempre contraddistinto. Sinisa è una persona molto intelligente, con cui ci confrontiamo quotidianamente: ha capito che effettivamente stava dando troppa responsabilità ai ragazzi. Il timoniere deve restare lui, è lui che deve portare avanti la barca. Lo sta facendo, ha ripreso a farlo come sa fare. Io sono molto contento perché i risultati si possono vedere“.

    Petrachi ha poi parlato della partita di ieri contro la formazione nerazzurra: "L'Inter ha fatto una buona gara, ma ha trovato un grande Toro dall’altra parte che è riuscito a ribattere colpo su colpo. Abbiamo cercato di fargli giocare una partita sporca. Tutti i giocatori hanno cercato di fare il pressing abbastanza alto per non fare ragionare i loro centrocampisti, atteggiamento che aveva imposto Sinisa dagli allenamenti. Abbiamo reso la vita difficile all’Inter e nelle nostre ripartenze veloci, che ci eravamo preparati in settimana, siamo riusciti a fare male ai nerazzurri, ma credo che l’Inter abbia tutte le carte in regola per fare un ruolo da protagonista quest’anno. L’avvento di Spalletti ha ridato quell’idea di calcio ma anche quell’autostima e quella convinzione che negli ultimi anni l’Inter aveva perduto. Soprattutto, una squadra allenata anche dal punto di vista atletico, che fino alla fine ha gamba, aspetto da non sottovalutare. Credo che il grande merito vada al Torino, che se avesse vinto non avrebbe rubato nulla al cospetto di una grande squadra“.

    Il dirgente granata ha anche analizzato il momento di Andrea Belotti. “Penso non sia ancora al 100%, ha fatto anche un recupero abbastanza anticipato. Nella tempistica doveva avere ancora un po’ di tempo, che lui ha bruciato perché si sentiva bene, perché ha avuto una guarigione veloce. Detto questo, è un giocatore che fa del suo strapotere fisico la sua forza principale, un vero toro. E’ ancora al 60-70% del suo potenziale. Ma più gioca e più si allena, più si avvicina alla condizione ideale. Io credo che per un tempo, o un tempo e mezzo, il suo apporto lo possa dare. Certamente non è ancora quello della scorsa stagione. Io spero che ritorni nel più breve tempo possibile ad essere quello di prima. Spero che in queste due gare della Nazionale possa arrivare almeno all’80%“.

    Infine, Petrachi ha parlato anche di Niang, giocatore arrivato la scorsa estate e finito ora in panchina: “Io credo che quando si cerca di alzare l’asticella, come abbiamo fatto noi quest’estate, può esistere l’idea che un giocatore possa anche non giocare tutte le partite. È importante che ci sia in squadra un valore aggiunto del genere. Magari nel secondo tempo entra un giocatore come Niang e ti fa la differenza. O magari anche Ljajic o Berenguer possono entrare e cambiare le partite. Le partite sono tante, non è facile per un giocatore tenere la condizione ottimale per tutto il campionato. Poi ci sta che il Torino possa tornare a giocare in modo diverso. Io credo che se Niang sta bene il posto se lo trova. Dipende molto da lui, da quanta voglia, entusiasmo e gamba ritrova. Penso sia un giocatore che ci può dare una mano per il salto di qualità che ci auspichiamo“.

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