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  • Ucraina, situazione drammatica a Donetsk: dopo il bombardamento allo stadio, occupata la sede dello Shakhtar

    Ucraina, situazione drammatica a Donetsk: dopo il bombardamento allo stadio, occupata la sede dello Shakhtar

    Nonostante l'annuncio di un imminente cessate il fuoco dato dal presidente russo Vladimir Putin dopo l'incontro col Primo Ministro ucraino Poroshenko, la situazione nel Paese che ha dato i natali ad Andriy Shevchenko precipita sempre di più col passare delle ore. Soprattutto nella zona orientale, quella a confine con la Russia, e in particolare è a Donestsk che si registra la situazione più drammatica, con conseguenze anche per l'attività calcistica. Nelle scorse settimane avevano destato scalpore le immagini della Donbass Arena, lo stadio dello Shakhtar Donetsk allenato da Lucescu, danneggiata dal bombardamento che aveva colpito la città diventata capitale dell'autoproclamata Repubblica filo-russa. La situazione è tornata a farsi tesa più che mai in queste ore, col comunicato ufficiale diffuso dalla dirigenza dello Shakhtar, secondo cui alcuni uomini armati non meglio identificati (non è chiaro se si tratti dei ribelli che sostengono Putin o pro Kiev) si sono introdotti nella sede della società prendendone possesso. 

    TIMORI PER LA CHAMPIONS - Al di là dello stato di malessere di molte delle stelle del club, che hanno spinto a più riprese per andarsene e trovarsi una nuova sistemazione (con diversi club italiani sulle loro tracce, da Douglas Costa a Luiz Adriano, passando per Fernando), sono forti le preoccupazioni sulla possibilità che lo Shakhtar possa regolarmente disputare le gare di Champions League contro Athletic Bilbao, Porto e Bate Borisov. Il Dnipro, squadra ucraina inserita nel girone di Europa League dell'Inter, ha già ottenuto lo spostamento di sede nella capitale Kiev, ma per la formazione simobolo della città che rappresenta la protesta contro il governo centrale la situazione è tutta in divenire.

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