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  • Violamania: giocarsi la faccia

    Violamania: giocarsi la faccia

    • Leonardo Petri
    La Fiorentina è all'antivigilia della trasferta di Benevento, una gara dove finalmente si può dire vi sia qualcosa in palio, la faccia. Sì, perché a pensarci bene il clima che si respira intorno alla Fiorentina è quello di una stagione fatta di continue amichevoli. Accade quando non esiste un obiettivo sportivo da inseguire e ogni gara, qualsiasi cosa accada, è uguale alle altre, nel senso che vincere o perdere non poeta alcuna conseguenza. Quindi ben venga un po' di pressione, ben venga il rischio di essere la squadra che può regalare i primi punti al Benevento, ben vengano delle emozioni che squarcino il muro di noia e apatia che ormai pervade Firenze e la Fiorentina.

    In tutto questo c'è Stefano Pioli, tecnico che ha capito tutto di come si può stare tranquilli a Firenze, lavorando senza problemi e senza scossoni. Un ottimo rapporto con Diego Della Valle di cui non manca mai di rimarcare la vicinanza e la passione per la viola e la costituzione di un club di amici di Pioli. Lezioni tecniche e allenamenti aperti, non ai tifosi, ma alla stampa, con l'accortezza di chiedere che niente trapeli. Pioli si sta rivelando l'allenatore ideale per ciò che è oggi la piazza di Firenze, niente a che vedere con le turbolenze e le malcelate ambizioni dei suoi predecessori. L'aspetto tattico con questi presupposti non ha grande rilevanza perché per battere il Benevento dovrebbe bastare una Fiorentina che stia bene fisicamente, abbia le giuste motivazioni (il rischio di perdere la faccia) e sia equilibrata nelle due fasi. Che poi Benassi giochi dieci o quindici metri più avanti o più indietro è roba da sofisti del pallone. A me basterebbe vedere meno errori di reparto e individuali in fase difensiva e una fase offensiva di squadra. Novità potremo averle nel giro di qualche mese sul fronte stadio. Sono curioso di vedere se davvero la Fiorentina avrà il coraggio di chiedere la seconda proroga rispetto alla presentazione del progetto definitivo che scadrà al 31 dicembre. Il sindaco Nardella si è già mostrato infastidito all'ipotesi. Ho la sensazione che, anche su questo punto, i nodi stiano venendo al pettine.

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