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  • Violamania: il nuovo Fenomeno

    Violamania: il nuovo Fenomeno

    Quando il 5 gennaio scorso il patron viola commento' l'acquisto da parte della Fiorentina di Giuseppe Rossi, con ufficializzazione avvenuta soltanto 24 ore prima, Andrea Della Valle disse che aveva fatto con l'arrivo a Firenze del classe '87 di Teaneck non solo un regalo ai tifosi viola ma a tutto il calcio italiano. Infatti il numero 49 gigliato è stata la prima stella del pallone mondiale che nel 2013 ha deciso di venire a giocare in serie A, campionato che la passata stagione di giocatori di livello eccelso a livello planetario poteva annoverare forse il solo Cavani. Hanno seguito successivamente l'esempio dell'ex anche Manchester United e Newcastle, Mario Balotelli, Gonzalo Higuain e Mario Gomez, ma solo l'attaccante rossonero può considerarsi patrimonio del calcio nostrano, ed eventuale punto di forza della Nazionale italiana. Ma se sul classe '90 palermitano pende da sempre la spada di Damocle della discontinuità tecnica e comportamentale, che non fanno essere ancora oggi una certezza della rosa del c.t. Cesare Prandelli in chiave futuri Mondiali, Pepito, come soprannominò Giuseppe Rossi, Enzo Beartoz, sul modello del Pablito di 'Spagna '82', sta diventando ogni giorno che passa sicurezza, assicurazione e convinzione in chiave Italia.

    Quando la Fiorentina ha acquistato dal Villareal l'attaccante nato nel Jersey, ma in cui nelle vene scorre sangue abruzzese-molisano, grazie ad  una intuizione geniale del d.s. viola Daniele Prade' che con un autentico blitz a New York nell'autunno scorso, convinse il giocatore ed il suo manager ad accettare i colori gigliati; il tutto poteva essere visto come una grande incognita visto che il figlio di Fernando Rossi, quest'ultimo allenatore di calcio ed insegnante di italiano e spagnolo al Clifton High School, era reduce da ben due operazioni al legamento crociato anteriore destro. Ma la società guidata dalla famiglia Della Valle aveva da poco visto il suo cuore sportivo riprendere a battere e con Montella ed il neo staff dirigenziale, volevano costruire una squadra divertente e costituita da campioni che potessero far tornare i tifosi della Fiorentina a sognare. E così con pazienza e lavoro Pepito ha continuato a lavorare con l'ausilio prima del suo preparatore Luke Buongiorno, e poi dello staff tecnico e sanitario viola, che gli hanno fatto svolgere l'estate scorsa la prima preparazione completa a tre anni di distanza dall'ultima volta. Gli effetti del nuovo Rossi sono sotto gli occhi di tutti, e non a caso la curva Fiesole, dopo la rete realizzata dal mancino naturale nato cresciuto nel settore giovanile, gli ha dedicato il coro che fu un tempo di Adrian Mutu: 'Oh, il fenomeno'.

    Giuseppe Rossi è il nuovo autentico fenomeno dei tifosi della Fiorentina, l'uomo che i sogni li trasforma in realtà. Il tecnico viola prima, ed il c.t. della Nazionale italiana poi si sono detti sorpresi di questa rinascita così veloce dopo il lunghissimo periodo trascorso fuori dai campi di gioco dell'autore fra il 2007 ed il 2013 di 54 gol in 134 partite nella Liga Spagnola. Le medie a cui sta viaggiando in questo suo ritorno a tempo pieno in serie A lasciano sperare in numeri migliori di Pepito, chiamato, dopo l'infortunio di Mario Gomez, a trascinare i suoi compagni nella prima parte di una stagione che comunque vada sara' lunghissima, e che ci si immaginava su ritmi piu' lenti per l'ex attaccante dell'Olimpica di Pierluigi Casiraghi nel 2008. Giuseppe Rossi, il campione che fa innamorare anche un bambino', come lo ha definito Vincenzo Montella, è la faccia pulita del calcio italiano, modello ed esempio per la vita quotidiana di tutti noi. Zero eccessi, 100% professionalita' ed educazione. La sua vita è fatta di cose semplici e normalita' che poi si trasforma in eccezionalita' su un campo di calcio (andatevi a vedere il primo gol quest'estate da lui realizzato all'Apollon Limassol, e non vi stancherete mai di rivederlo). Se vi piacciono il gossip e gli eccessi, state lontano dal nuovo fenomeno che gioca all'ombra del Duomo del Brunelleschi, nella citta' di Dante, con il poeta 'Divino' che se avesse conosciuto l'attuale numero 49 viola, gli avrebbe sicuramente dedicato un bel sonetto inspirato. Chi ama il calcio, tifi Giuseppe Rossi, e si auguri che lo stato di forma fisico e spirituale innanzitutto, ma poi anche le giocate, i numeri ed i gol che stanno trascinando la Fiorentina in questi primi mesi, possano prolungarsi anche la prossima estate, nel sogno mundial della Nazionale di Cesare Prandelli che ha tanto bisogno di giocatori così: spot autentici di un calcio vero, come quello di un tempo. Tutto il contrario di quello inquinato e nauseante che ha caratterizzato il nostro paese da troppo tempo a questa parte. 

     

     

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