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  • Zapata, niente rimpianti: ecco cosa c'è dietro l'addio del colombiano al Napoli

    Zapata, niente rimpianti: ecco cosa c'è dietro l'addio del colombiano al Napoli

    • Fabrizio Romano
    Il ritornello dei rimpianti sul mercato è una condanna. Torna sempre, puntuale e inarrestabile. "Ma perché lo hanno ceduto...", il campo dà verdetti che sanno diventare amarissimi. Lo sa bene il Napoli, ogni gol di Duvan Zapata è come una coltellata per chi lo avrebbe voluto vedere ancora in azzurro come alternativa a quel Mertens che oggi fatica: Sarri confessa di non avere alternative, la Juve vince al San Paolo e due giorni dopo Zapata segna. Ancora lui, proprio lui, siamo a quota 6 gol. E quanto avrebbero fatto comodo a questo Napoli, non fosse che dietro quella cessione c'è di più.

    NIENTE RIMPIANTI - All'inizio della scorsa estate, preso atto del calcio di Sarri con idee completamente diverse dalle sue caratteristiche, è stato il colombiano a chiedere la cessione al Napoli. Nonostante la stima per Duvan, la società ha capito perfettamente le sue esigenze: Zapata ha chiesto di essere protagonista nell'anno del Mondiale con una competizione spietata alla categoria attaccanti per la Colombia di Pekerman, specialmente arrivando da una stagione non esaltante a Udine. Con Mertens e Milik davanti, le prospettive di impiego erano bassissime. In più, la sua totale fisicità non si è mai integrata alla perfezione con il gioco dell'allenatore azzurro, al punto da aver vissuto qualche giorno di tensione nel ritiro di Dimaro viste le sistematiche esclusioni. Duvan voleva giocarsela, sapeva che a Napoli non sarebbe andata così. Ed è stato lui a pretendere l'addio, ci ha visto lungo perché alla Samp adesso è in vetrina... e ha ritrovato la sua nazionale. Con buona pace del Napoli, oggi l'amarezza è tanta ma non ci sono rimpianti. Il mercato è anche questo.

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