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  • Abbonamenti Fiorentina: effetto radice Cuadrado

    Abbonamenti Fiorentina: effetto radice Cuadrado

    • Luca Cellini
    A poco meno di due settimane dall’inizio del campionato si attestano sulle diciannovemila tessere vendute il numero di abbonamenti della Fiorentina per la stagione 2014-2015. Non un dato negativo, in tempi di crisi come questi, e soprattutto per il mondo del calcio italiano, ma certamente un dato non troppo vicino alla quota di ventiquattromila che era il vero traguardo fissato dalla società, lo scorso inizio luglio, quando diede il via alla campagna tesseramenti per la prossima stagione.

    EFFETTO CUADRADO - Ma cos’è che frena gli entusiasmi in casa gigliata? Si può tranquillamente parlare di effetto Cuadrado. Infatti a fronte di uno zoccolo duro immarcescibile, attestabile intorno alle dodicimila unità, che rifarebbero l’abbonamento anche qualora la famiglia Della Valle vendesse contemporaneamente Mario Gomez, Giuseppe Rossi, Borja Valero e Gonzalo Rodriguez (perché si sa il tifo è malattia, e non ha niente a che vedere con la razionalità), c’è un gruppo cospicuo che lo ha rinnovato con scetticismo, pensando ad una possibile partenza negli ultimi giorni di mercato del funambolico colombiano, ed un altro, altrettanto corposo, che quella cessione l’ha già messa in preventivo ed ha deciso di non rinnovare l’abbonamento.

    LA POLITICA DEI PREZZI NON C'ENTRA - Sono da considerarsi limitatissimi il numero di supporters che non si è abbonato per motivi economici perché la Fiorentina quest’anno ha aumentato i prezzi delle proprie tessere annuali in maniera assai limitata, anzi creando una serie di agevolazioni ed eliminando anche la tessera del tifoso. C’è da dire anche che la società viola non ha fatto quasi niente per promuovere la propria campagna abbonamenti. Soltanto venerdì scorso il quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’ prendeva in esame tutta una vasta gamma di slogan ad effetto usati dai club italiani per invogliare i propri tifosi ad acquistare la possibilità di vedere i match casalinghi, con campagne pubblicitarie stupende anche da club quali il neo promosso in cadetteria, Entella. La Fiorentina invece ha usato il low profile, senza cartelloni in città, senza spot su scala nazionale, e con nessuna iniziativa ad hoc con giocatori a fare da testimonial.

    SE NON C'E' UN ATTORE DA OSCAR... - Nel club che ha la propria sede in via Manfredo Fanti a Firenze, del resto, anche se non lo ammetteranno mai, importano i numeri degli abbonati, ma soprattutto interessa riempire lo stadio, come largamente è successo l’anno scorso, con i biglietti a vendita libera, anche e soprattutto di supporters occasionali, magari anche stranieri. Non sono infatti troppe le agevolazioni che un abbonato possiede nel rinnovare ed i settori dove sono state operate le migliorie piu’ evidenti, tribuna e maratona, sono quelli che meno vedono la fidelizzazione dei supporters della Fiorentina. Tornando al discorso abbonamenti l’effetto ‘Cuadrado si, Cuadrado no’ è uno specchio anche per le ambizioni del club viola: se il giocatore verra’ tenuto, i tifosi capiranno che la società punta non solo alla continuazione del progetto ma anche al suo rilancio. Viceversa bisognera’ comunque parlare di ridimensionamento tecnico (a prescindere da chi arrivera’ al posto del ragazzo di Necocli’). Del resto anche al cinema ci si va per vedere un film se c’è un attore da Oscar, e Cuadrado in quest’estate assomiglia per tanti tifosi viola all’Angelina Jolie che si vorrebbe stare ad ore ad ammirare sul grande schermo. 

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