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  • Amauri a CM: ‘Lazio e Fiorentina in difficoltà. Muriqi, serve il gol. Scudetto, sarà dura per la Juve. Su Immobile...'

    Amauri a CM: ‘Lazio e Fiorentina in difficoltà. Muriqi, serve il gol. Scudetto, sarà dura per la Juve. Su Immobile...'

    • Valerio Marcangeli
    Otto punti nelle ultime sette partite sono un bottino troppo magro per poter puntare al quarto posto. Per quanto Inzaghi in conferenza stampa professi il cambio di marcia, la sua Lazio stenta ancora ad attuarlo. Prima partita dell’anno, subito un pari incolore contro il Genoa, e ora c’è la Fiorentina allo stadio Olimpico. In vista del match di domani abbiamo intervistato in esclusiva l’ex attaccante tra le altre proprio della Viola, Amauri. Ecco come si è espresso sulla sfida, sulla corsa scudetto, su Muriqi e sul "fratellino" Immobile.

    Ciao Ama, come stai? Ti manca l’Italia?

    Cavolo se mi manca. Ora sto vivendo a Miami. All’inizio dell’anno scorso dovevo venire, poi purtroppo è scoppiato il caos Covid e quindi ho rinviato il ritorno. Comunque tornerò presto, ho delle idee e dei progetti che voglio approfondire, vediamo che succederà”.

    Segui ancora la Serie A e le tue tante ex squadre?

    Vedo sempre la Serie A. È il campionato dove ho sempre giocato, è molto bello. Ormai le radici italiane ce le ho trapiantate dentro: ho un figlio romano, una figlia milanese e l’ultima che è nata a Firenze”.

    Una volta lasciata l’Italia avevi ancora in programma di giocare?

    “Sinceramente no. Oltre tre anni fa, finito il contratto col Torino, sono venuto in vacanza qui a Miami. Senza cercarlo è capitato un contratto (con i Fort Lauderdale Strikers, ndr). In più i miei figli volevano studiare qua, quindi non ho esitato ad accettare”.

    Pensi che la Juve ce la farà ad ottenere il decimo scudetto di fila?

    “Quest’anno è un campionato totalmente diverso. Anche a livello di punti. In ogni zona della classifica stanno tutti attaccati. È vero che adesso Milan e Inter si sono allontanate, ma la Juve ha sempre un organico pazzesco e non mollerà fino alla fine”.

    Tra le tappe della tua carriera italiana c’è anche Firenze. Domani la Fiorentina sarà ospite della Lazio, che partita ti aspetti?

    “Guarda sono due squadre in un momento difficile. La Lazio è tutt’altro rispetto a quella vista prima della pandemia. Il pareggio col Genoa non è stato un buon risultato. Anche la Fiorentina sta avendo un rendimento strano. La Viola ha dei giocatori importanti, hanno vinto 0-3 con la Juve per poi fare dei passi indietro col Bologna. La Lazio magari tra le mura amiche potrà essere avvantaggiata, ma sarà un match duro”.

    Amauri è anche uno dei primi tifosi di Immobile…

    “Seguo molto la Lazio proprio perché c’è il bomber (Immobile, ndr) che è un mio caro amico. Mi piace vedere quando gioca e quando segna, quindi sempre (ride, ndr). L’ho visto crescere, è come un fratellino. Era sempre con me in camera quando veniva con la prima squadra ai tempi della Juve. Poi l’ho ritrovato al Toro. Sta facendo veramente cose incredibili”.

    Che ne pensi del calo della squadra di Inzaghi?

    “Sai che è difficile da spiegare? Non voglio puntare il dito contro qualcuno, ci mancherebbe, però prima di questa pandemia la Lazio volava. Io pensavo addirittura che potesse vincere lo scudetto dopo vent’anni. Ricordo bene l’ultimo perché era l’anno che arrivai in Italia e vedevo la Lazio vincere. Secondo me quello che non sta funzionando bene è la fase difensiva, sta subendo troppi gol. Serve maggiore equilibrio, ma sono sicuro che Inzaghi lo saprà ritrovare presto”.

    Al momento tra i giocatori biancocelesti più bersagliati dalle critiche c’è Muriqi, attaccante che un po’ ti assomiglia per caratteristiche fisiche…cosa gli consigli?

    “È normale andare giù di testa quando trovi poco spazio. Poi la Lazio ha un attaccante fortissimo come Immobile che oscura tutti gli altri. In questi periodi devi cercare di lavorare duro senza abbatterti. Poi è chiaro che serve il gol. Appena si toglierà questo peso ne uscirà bene”.

    In passato sei mai stato vicino alla Lazio?

    “Sì. Non direi che è stata una cosa concreta con incontri programmati, però il mio agente ha cercato di portarmi alla Lazio tra il 2011 e il 2012. In quel momento però i biancocelesti non avevano bisogno di un’altra punta. Avevano appena acquistato Cissé e Klose. Mi ricordo che il mio agente (Giampiero Pocetta, ndr) mi disse: ‘Che ne pensi della Lazio?’. Io risposi subito: ‘Cavolo. Magari una squadra come la Lazio’. Ci fu qualche veloce contatto, ma non portò a nulla”.

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