Annullata la squalifica di Kevin Strootman. E il sospiro di sollievo più grande e sincero, probabilmente, viene tirato proprio in casa Juve. Nessuna controreplica è in arrivo, non ce n'è bisogno, anche se ovviamente né Max Allegri nella conferenza pre-derby né Beppe Marotta si tireranno indietro alle inevitabili domande legate al caso Strootman e alle nuove dichiarazioni di Baldissoni. Ma la verità è che la Juve sa di viaggiare sempre contro tutti, anche in una stagione come quella attuale ancora priva di episodi arbitrali discussi e discutibili se non in senso contrario ai bianconeri (vedi gol di Pjanic contro il Milan), continuano a non mancare polemiche addirittura preventive: quelle legate alla designazione di Rocchi nel derby, ad esempio, a richiamare quelle di Rizzoli prima della sostituzione con Orsato nello Juve-Napoli dello scorso campionato. Tanto più che in assenza di episodi cui aggrapparsi, gli alibi delle avversarie hanno prima richiamato la differenza di fatturato come se non fosse un merito della Juve ma una colpa prepotente. Per poi arrivare alle famose squadre che si scansano, come se la Juve avesse bisogno di affrontare squadre arrendevoli per dominare in Italia. E allora ben venga l'annullamento della squalifica di Strootman, ben venga una Roma motivata e al massimo delle forma per affrontare la Juve nello scontro Scudetto di sabato prossimo. Gli alibi rimangano alle rivali. La Juve, questa Juve, in silenzio quando serve può continuare a guardare sempre e solo in casa propria. Con la sicurezza di chi sa di non aver bisogno di alcun aiuto, ammesso e non concesso che tale potesse essere definita la sanzione all'olandese. Forte, consapevole, inattaccabile: che piaccia o no, questa è e rimane la Juve di oggi.

@NicolaBalice