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  • Arnautovic, è il tuo momento. Inzaghi lancia l’austriaco: l’Inter, il destino e quel giuramento a Maldini

    Arnautovic, è il tuo momento. Inzaghi lancia l’austriaco: l’Inter, il destino e quel giuramento a Maldini

    • Pasquale Guarro

    Marko Arnautovic avrebbe dovuto giocare per il Milan, l’austriaco aveva raggiunto l’accordo totale con Paolo Maldini e proprio a lui aveva detto: “Per te morirò in campo”, tant’era la voglia di tornare a competere obiettivi diversi dalla salvezza. Poi le cose sono andate diversamente, il direttore dell’area tecnica è stato silurato da Furlani e anche l’intesa con l’attaccante austriaco è caduta nel vuoto.

    IL SECONDO TRENO - A 34 anni compiuti sembrava che la carriera di Arnautovic dovesse concludersi a Bologna, ma improvvisamente, per la seconda volta, è arrivata l’Inter: il classico treno che passa due volte. Una fortuna per pochi eletti, che merita di essere onorata con il massimo dello sforzo, sia fisico che mentale. Uno sforzo che il tifoso interista ha fatto finora fatica a riconoscere nelle prestazioni del centravanti, prima indolente, poi svuotato dal peso di alcuni errori che gli avevano tolto sicurezza. 


    RISCHIO GABIGOL - Così Arnautovic è spesso sceso in campo nella raffigurazione paradossale di un calciatore spaccato a metà tra corpo ed anima: uno che si atteggia alla Fonzie e che pensa alla Potsie, per intenderci. Mesi difficili in cui Arnautovic ha rischiato di trasformarsi in quello che a un certo punto era divenuto Gabigol, ma poi la reazione c’è stata, come spesso accade, dopo aver toccato il punto più basso.

    DESTINO FAVOREVOLE - Quella contro l’Atletico sembrava un’altra serata no, l’ex Bologna aveva fallito due gol, di cui uno proprio davanti alla porta, e dalle tribune non volavano complimenti. Ma evidentemente il destino è quell’insieme imponderabile di cause che non chiude mai le porte a Marko Arnautovic: se il treno Inter si è presentato due volte, quello del gol addirittura tre nella stessa partita e alla terza chance Marko ha fatto centro. Liberazione, gioia infinita che sfiora tutti i sensi e che unisce San Siro in un unico boato. 


    IL SUO MOMENTO - Cosa può fare e cosa può essere un gol per un centravanti: un terremoto che disintegra i limiti mentali e che crea nuovi orizzonti. Per Marko Arnautovic è il momento della ripartenza, è come se si fosse azzerato tutto, errori, incomprensioni, stati d’animo. Si riparte da un nuovo via, da nuove certezze. E si riparte in un momento in cui Inzaghi potrà garantirgli maggiore continuità, visto che Thuram dovrà stare fuori almeno fino alla sfida contro il Genoa, partita in cui il francese risulterà molto probabilmente tra i convocati, anche se difficilmente sarà impiegabile dall’inizio. È il suo momento, adesso tocca a Marko Arnautovic traghettare l’Inter nelle acque di un calendario fitto e insidioso. Un ruolo delicato che richiede massimo impegno.


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