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  • Atalanta, ancora Gasperini: 'Una bella batosta, dobbiamo riflettere e cambiare qualcosa...'

    Atalanta, ancora Gasperini: 'Una bella batosta, dobbiamo riflettere e cambiare qualcosa...'

    • Marina Belotti, inviata al Gewiss Stadium
    Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa al termine della gara persa 0-5 contro il Liverpool in Champions League: “E’ stata una bella batosta, siamo stati inferiori su tanti aspetti, abbiamo trovato una squadra che andava più forte di noi, non siamo mai riusciti a reggere. C’è stato un grande divario e questo ci deve far riflettere”.
     
    MURIEL-ZAPATA- La scelta è nata da un percorso fatto in questo periodo che era andato bene, probabilmente non andava bene questa sera. Ma anche dietro ci hanno bruciato tante volte, è merito dei loro giocatori ma è una cosa sulla quale riflettere perché anche in campionato si ripete. Inoltre corriamo di meno, andiamo più piano e di questo dobbiamo prendere atto”.
     
    CITY-Sconfitta simile nelle proporzioni, ma dopo quella sconfitta trovammo la forza di accelerare ed essere competitivi, qui invece ho la sensazione che c’è una difficoltà in più, non riusciamo a sbloccare il pressing e l’intensità come gli altri anni nemmeno in campionato, c’è da riflettere di più”.
     
    CONTRACCOLPO PSICOLOGICO-
    Sulla testa devi sempre lavorare, è la cosa più importante, è quella da cui parte tutto ma poi bisogna rispettare le nostre caratteristiche, e questa sera eravamo poco competitivi e da troppo tempo prendiamo troppi gol. Ogni anno abbiamo sempre modificato qualcosa durante la stagione, anche quest’anno dovremo farlo”.
     
    TROPPI GOL- Bisogna tenere in considerazione sia le disattenzioni dei singoli che la difficoltà del reparto e la sua protezione, dobbiamo trovare una soluzione che ponga rimedio a tutte le componenti. Stasera il divario è stato eccessivo, non c’era mai capitato che gli altri corressero il doppio di noi e andassero così veloci. E se noi già corriamo meno e più piano, questo è già un primo punto da cui partire e pensare”.

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