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  • Atalantamania: 'Bastardi senza gloria'

    Atalantamania: 'Bastardi senza gloria'

    Marko Livaja è divenuto il caso che spopoleggia tra i giornali, i mass media locali in queste ultime ore. Protagonista in negativo sabato pomeriggio per gestacci e parolacce indirizzati ai tifosi, ci si chiede ora, senza trovare alibi a suo favore, se l'incendio doloso creatosi sia solo opera sua o se complici siano stati indirettamente tifosi e società.

    Premessa: il tifoso è come il cliente che acquista presso un negozio e, pertanto, ha sempre ragione; lecito quindi che fischi, manifesti il proprio dissenso nei confronti di un giocatore che, in questo campionato, fatica a trovare armonia con l'ambiente circostante; tuttavia, caro supporter, sapendo del temperamento del giovane croato, non poteva aspettarsi baci e abbracci come rimando. Nulla si toglie al comportamento inammissibile di un 23enne ben stipendiato che dovrebbe adottare un atteggiamento più moderato e rispettoso ma, d'altronde, una croce non è fatta di due legni? Una croce che si è costruita col tempo e che la Società, suo malgrado, non è riuscita a evitare, o meglio, i fatti dicono che ci abbia provato (Livaja fu messo fuori rosa dopo i fatti di Udine, per es.) ma evidentemente non nel modo efficace e ora sembra aver preso le distanze : voci dicono che Livaja in estate lascerà la casacca orobica per rivestire quella interista. La sceneggiata di Marko, tuttavia, non è meno riprovevole a quanto successo nel pre partita: vedi i teppisti ancora in libera azione, grazie ai quali la Bergamo calcistica si macchia di un fatto che non le appartiene e che è costato caro: 28000 euro per 'elicottero della polizia, più le spese per i 400 agenti delle forze dell'ordine. Un crimine, un delitto, al solo pensiero di quante famiglie italiane non riescano ad arrivare a fine mese e, badiamo bene, che tuttò ciò poteva essere evitato con un semplice gesto: vietare la trasferta ai veronesi, ordinanza che il Prefetto di Bergamo non ha messo in atto. Inutile piangere sul latte versato. Questa ampia analisi fa da cornice a un'Atalanta che, dopo aver perso il match contro il team di Mandorlini, dice adios al sogno europeo: peccato.

    Come sarebbe bello se Livaja potesse assistere tra i suoi tifosi a una partita della Dea per comprendere che, in fondo, la gente lombarda si aspetta solo dai suoi begnamini impegno e onore alla maglia indossata; come sarebbe stato più sicuro e meno pauroso l'arrivo allo stadio se non ci fossero stati i tafferugli dei soliti idioti alla ricerca di gloria senza successo o, meglio ancora, se chi di dovere non avesse consentito il transfer degli incitanti dell'Hellas; come sarebbe stato entusiasmante se questa squadra avesse acciuffato l'Europa...ma di 'se', 'sarebbe stato', 'avrei' non si vive.

    E in questi giorni ognuno, per cause diverse, si sentirà un'pò bastardo. E senza gloria.

     

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