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  • Atalantamania: Ilicic, quanta qualità! E con il ‘nuovo Romero’ CR7 trema

    Atalantamania: Ilicic, quanta qualità! E con il ‘nuovo Romero’ CR7 trema

    • Marina Belotti
    Era l’Empoli, è vero. Ma spesso le neopromosse fanno più male delle big, la Juve ne sa qualcosa, e non dimentichiamoci che la Dea era priva di 4 titolari al 1’ e di 5 al 40’. Toloi probabilmente non ce la farà per lo United, il flessore della coscia destra fa ancora troppo male, ma intanto l’Atalanta ha scoperto il suo jolly. De Roon, certo, l’olandese ieri ha fatto benissimo anche in retroguardia, ma è Demiral ad aver lavorato di mestiere. Altra plusvalenza in arrivo per Percassi?
     

    AMMIRAR DEMIRAL- Difficile fare meglio, o anche solo equiparare, le gesta di Romero, che ha vinto la palma di miglior difensore della Serie A 2020/2021. Eppure mister Gasp, che ha l’occhio giusto per queste cose, ha capito già in piena estate che più il turco gioca, più rende. Il fotogramma del match che ha indirizzato la gara al Castellani è stato scattato a 7’ dal fischio d’inizio: quando l’Empoli attaccava e attaccava, più della Dea, quando Marchizza imbeccava Henderson per il gol dell’1-0. Ma Demiral era l’unico in campo ad aver capito dove sarebbe finito il pallone: ci ha messo la gamba per salvare il risultato. Quel miracolo sulla linea dal valore di 3 punti però non è stato puro istinto, ma tattica. Demiral ha dimostrato di saper leggere le azioni di nemici e compagni, con tecnica e personalità, e ha tutto il potenziale per crescere ancora. Contro CR7 ci sarà bisogno delle sue entrate, delle sue giocate di livello, di quella lucidità che a volte manca ai compagni ma che l’ex Juve sembra avere nel Dna. 
     
    DUE POLTRONCINE PER QUATTRO- In attacco non c’è niente da fare: è sempre Ilicic a decidere le partite. Quando non è in giornata, perché la Dea gioca in 10, portiere compreso, e quando è ispiratissimo, perché allora la banda del Gasp non gioca in 12, ma anche in 13 e 14. Non tutte le ciambelle escono col buco, e infatti lo sloveno non la buca dagli 11 metri, preferisce i gol da cineteca: come il tiro a giro del raddoppio, come il destro che appoggia in rete per il vantaggio. Non solo, crea, crossa, fa venire il mal di testa alla difesa toscana, una trottola impazzita che non dà punti di riferimento e si intende al massimo con i colleghi. Non Lovric, Verbic e Sporar, ma Pasalic e Muriel, quei nerazzurri affamati di gol e prestazioni da urlo, seduti alla stessa tavola dello sloveno: altro che seconde linee, è il banco di prova di chi deve rivendicare tecnica e qualità per riprendersi il posto dal 1’. Anche senza mezza squadra infortunata. La maglia da titolare al teatro dei sogni è ambita più che mai dai nerazzurri e Ilicic, che non partiva dal 1’ dal 28 agosto, ora ci ha preso gusto: Malinovskyi e Zapata sono avvisati, due su quattro entreranno in campo solo nella ripresa. Chi vincerà un viaggio tra le stelle, in piedi accanto all’arbitro al suono della musichetta?
     

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