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  • Atalantamania: voglia di Champions con Boga, quanto offrite per Muriel?

    Atalantamania: voglia di Champions con Boga, quanto offrite per Muriel?

    • Marina Belotti
    La Dea al cospetto dell'Olympiacos l’ha spuntata senza punte. A Berat Djimsiti, l’eroe che non ti aspetti, sono girati i 120 secondi e ha deciso di aggiungersi alla lunga cooperativa del gol nerazzurra: è il diciannovesimo atalantino (numero 19) a segnare in stagione. Una doppietta che sa di Europa, ma che cela, nemmeno troppo bene, la fame di Champions. Un sorpasso cercato e voluto dai nerazzurri, carichi di rabbia agonistica dopo una settimana in cui la porta sembrava stregata, la beffa dietro l’angolo, e il ciclo al suo epilogo. E invece no, mister Gasperini ha un chiodo fisso: il quarto posto Champions, e se mentre lo raggiunge si fa qualche gita europea per lucidare stelle e blasone, tanto meglio. 
     
    PRIORITA’ ALLA SERIE A-  Alla fine è tutta questione di prospettive, perché se ai 44 punti della Dea aggiungiamo un possibile (e probabile?) +3 con il Toro, magari già il 9 marzo, la medaglia di legno è già al collo, a +1 sulla Juve. L’importante è non perdere il treno delle grandi, che domenica ferma a Firenze all’ora di pranzo: col Cagliari non portò affatto bene, ma ora c’è un’eliminazione dalla Coppa Italia da rivendicare. Dando priorità al campionato, si spiega la formazione titolare dell’Atalanta ieri sera, con Pessina nel ruolo di centrocampista che non ha per niente convinto, senza Boga a spezzare le linee e puntare la porta. Dovevano riposare, Freuler e il numero 10, per combattere la Viola. Con l’ivoriano nella ripresa la Dea ha cambiato completamente volto e ritmo: cambio passo, cross, occasioni, angoli, gol. La maledizione del gol della bandierina infranta, insieme a quella delle gare in casa (è tornata a vincere dopo 36 giorni). Nella ripresa la coppia Koopmeiners-Boga ha fatto quel che voleva in area piccola, in collaborazione con il muro svizzero a sbarrare la strada ai greci. Dà sempre priorità ai mini tornei il Gasp, perché per la Serie A c’è tempo per recuperare. Ma ora no: perché l’Atalanta non è più né in Coppa, né in Champions, e ha solo 3 mesi per tornarci. Tutto il resto è noia.
     
    SI SPEGNE LA LUCHO- Infortunio a parte, pare un guaio muscolare alla coscia destra, Luis Muriel è stato protagonista di un’altra prova sotto tono. Sorridente al riscaldamento, in fiducia nei primi affondi, il colombiano si spegne già a metà del primo tempo. Unico centravanti rimasto, ma è come se non ci fosse. L’Atalanta dovrà chiudere la stagione senza il contributo degli attaccanti: con Zapata fuori dai giochi, Muriel fuori condizione, Miranchuk e Ilicic fuori ancora per un po’, le soluzioni arriveranno altrove. Da Boga, per esempio, ma anche da Mihaila, che ha fatto intravedere buoni spunti e tanta corsa. E da tutti gli altri: difensori e centrocampisti, ali e trequartisti, i nuovi goleador nerazzurri. E per il numero 9 potrebbero aprirsi le porte del mercato: un buon modo per tenersi stretto Zapata e guadagnare almeno 25 milioni di euro. Sempre che le storiche pretendenti, Milan e Napoli, non facciano un passo indietro. O che nel frattempo, Luis, non ne faccia dieci avanti con relativi gol. 
     

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