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  • Fiorentina e Parma su Balotelli: tra nodo ingaggio e sogno Europeo, il punto

    Fiorentina e Parma su Balotelli: tra nodo ingaggio e sogno Europeo, il punto

    • Andrea Robertazzi
    Rebus, incertezze, futuro. Parole che da anni inseguono senza sosta Mario Balotelli, campione inespresso costretto, da se stesso e dai suoi errori, a vivere una carriera non all'altezza dei suoi numeri. Le delusioni legate a SuperMario sono state raccontate tante e tante volte, così come gli innumerevoli tentativi di rilancio. Liverpool, Milan, Nizza, Marsiglia. Sempre con la sensazione che fosse la volta buona tradita sul più bello. Ma Mario e il suo talento sterminato non si sono arresi e dopo una discreta parentesi in Francia è arrivato il momento dell'ultima chiamata. L'Italia lo aspetta per dargli l'ennesima ultima possibilità di una carriera che sulle 'ultime possibilità' ha poggiato le proprie fondamenta.

    TRA PARMA E FIORENTINA - Sulle tracce di Balo, infatti, ci sono Parma e, stando a quanto riportato da La Repubblica, Fiorentina. E proprio la squadra viola del neo-patron Rocco Commisso potrebbe essere la piazza ideale per provare a consacrare il maggiore talento italiano degli ultimi anni. Lo scoglio è rappresentato però dall'ingaggio del giocatore, che chiede uno stipendio da 4 milioni netti a stagione. Cifre che stanno costringendo Parma e Fiorentina a riflettere in modo approfondito, perché Balotelli rappresenta sempre un salto nel vuoto. Anche se, questo è importante ricordarlo, il cartellino non avrà costi visto che il contratto del giocatore col Marsiglia scadrà il prossimo 30 di giugno.

    L'ULTIMA CHIAMATA - E la speranza, con un Europeo alle porte e il ruolo di centravanti della Nazionale ancora non assegnato, è che Balotelli possa davvero ritrovare se stesso in una piazza non troppo carica di pressioni. Per fare quel salto di qualità che un ragazzo del suo talento deve per forza fare. Ci riuscì Cassano con il trasferimento alla Sampdoria, ci può riuscire Mario, a Firenze o magari Parma. Perché il talento di Balotelli è troppo grande per finire così. Troppo. E la maglia azzurra numero 9 continua ad aspettarlo, come se non riuscisse a dimenticare quella lontana notte del 2012, contro la Germania, nella quale sembrava che il fiore del suo talento fosse sbocciato per davvero. Non è troppo tardi. Perché gli anni passano, certo, ma la classe resta e Balotelli ne ha da vendere. L'ultima chiamata, per Mario e per i suoi sostenitori che non si vogliono piegare al peso insopportabile di un fallimento definitivo...

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