Calciomercato.com

  • Barcellona, dal baratro alla rinascita sotto la guida di Xavi. E adesso la Serie A rischia di essere saccheggiata

    Barcellona, dal baratro alla rinascita sotto la guida di Xavi. E adesso la Serie A rischia di essere saccheggiata

    • Maricla Pastore
    Esattamente come una fenice, il Barcellona è risorto dalle proprie ceneri. La crisi finanziaria della società blaugrana e l’addio di Messi in estate lasciavano presagire una stagione al limite del disastro. Un quadro che sembrava destinato a prendere sempre più colore. Almeno fino a quando - a novembre - è arrivato Xavi Hernandez, per riprendere in mano le redini lasciate dall’esonerato Koeman, e riportare la squadra nella parte alta della classifica. Proprio dove si trova adesso: terza, dopo Real Madrid e Siviglia.

    A PENSARCI PRIMA… - Prima di occupare la panchina, in passato Xavi aveva già indossato la maglia blaugrana per ben 767 volte, dato questo che lo rende il secondo più presente della storia del club dopo Leo Messi. E la speranza del numero uno catalano Joan Laporta era proprio quella: che il tecnico introducesse nella squadra la stessa mentalità che aveva caratterizzato il ciclo di cui era stato protagonista da giocatore. “Con quello che ha fatto ha recuperato la nostra essenza a livello calcistico – ha ammesso il proprietario del club. I culès (così si fanno chiamare i tifosi del Barça) hanno di nuovo speranza. "L'avrei preso prima, avrei dovuto ascoltare il mio intuito, ma nella vita devi tenere conto di molte situazioni. Il mondo del calcio appartiene alle emozioni, al rispetto, ai tifosi del Barcellona. La decisione perfetta non esiste, ma abbiamo fatto una scelta e penso sia stata buona perché siamo migliorati. Sono convinto che ci regalerà tante gioie".
     
    EUROPA LEAGUE - Una rivincita che potrebbe ripartire proprio da una coppa alla quale il Barcellona avrebbe sperato di non dover mai ambire: l’Europa League. Tanto che per risalire all’ultima volta in cui il club ha partecipato a questo torneo, bisogna tornare indietro nel 2004. Intanto, stasera sfiderà al Camp Nou il Galatasaray.

    GIOVANI E INNESTI MIRATI -
    Gavi, Pedri, Nico Gonzalez, Ansu Fati, Riqui Puig. Una parata di stelle già dotate di DNA Barça proveniente dalla Masia, alla quale, con Piqué, è tornato a fare da mentore nientemeno che Dani Alves, che ha vinto letteralmente di tutto insieme a Xavi. Poi il mercato invernale, che ha portato Ferran Torres, Adama Traoré (altro cavallo di ritorno) e Pierre-Emerick Aubameyang, un tridente nuovo di zecca che sta facendo faville e sta pure esaltando il talento di Frenkie De Jong, ex Ajax, che si stava tristemente spegnendo con Koeman. 
     
    LA SPESA IN ITALIA - Con la ventata di speranza portata al Barça da Xavi - e con il nuovo scenario economico del club catalano - la serie A inizia a tremare. Già nel mercato invernale era stata fatta una mossa per Morata, che resta in cima ai desideri del tecnico blaugrana. E, in vista dell’estate, è a buon punto il corteggiamento per Kessié. Per non parlare della doppietta che i catalani vogliono rifilare al Napoli dopo averlo eliminato dall'Europa, con Koulibaly e Fabian Ruiz nel mirino. Tuttavia, Haaland resta l'obiettivo numero uno, poiché secondo il tecnico potrebbe colmare una volta per tutte quel vuoto lasciato in attacco dalla Pulce. 
     
     

    Altre Notizie