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  • Belotti: 'Posso giocare insieme ad Abraham, ma do il mio contributo anche se sto fuori'

    Belotti: 'Posso giocare insieme ad Abraham, ma do il mio contributo anche se sto fuori'

    Andrea Belotti ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Real Betis. 

    Che è effetto ti fa l'effetto del pubblico?
     "Buongiorno a tutti. Mi fa molto piacere l'affetto dei tifosi perché penso si sia capito il mio entusiasmo e la mia vogli di venire a Roma. Nonostante abbia giocato poco sto cercando di dare il mio contributo per gli spezzoni che mi sta concedendo il mister. Cerco di dare il mio contributo anche quando non gioco. Molte volte c'è bisogno di un aiuto, un conforto o una strillata".

    C'è la possibilità di giocare insieme ad Abraham? 
    "Noi ci alleniamo in base alle esigenze che chiede il mister, è lui che prepara le partite. Noi dobbiamo farci trovare pronti. Con l'Helsinki abbiamo giocato insieme e se il mister prenderà questa decisione noi ci faremo trovare pronti. Sono scelte del mister e noi dobbiamo farci sempre trovare pronti".

    Se dovesse giocare con Abraham, come potreste incontrarvi con le vostre caratteristiche?
    "Noi abbiamo caratteristiche diverse, ma quando si affrontano determinate squadre si pensa più a un modo di giocare. La concorrenza con Tammy io la vivo molto bene, so che è un grandissimo attaccante della nazionale inglese e per me è un’opportunità di confrontarmi. Uno stimolo personale perché so che per poter giocare devo dimostrarlo in ogni allenamento e in ogni partita. Questo mi dà carica e voglia, perché quando arrivi a una livello alto sono le cose più importanti che devi fare".

    È rimasto due settimane a Trigoria ad allenarsi, vedremo un altro Belotti?
    "La sosta mi è servita tanto per allenarmi. Mi sono fermato qualche giorno in più, poteva farmi bene. Sapevo che sarebbe voluto qualche tempo per riprendere la condizione migliore, fin dal primo giorno quando c’era qualcosa da mettere in più l’ho fatto. Adesso mi sento bene, però, ti dico che il giudizio lo dà sempre il campo. Le parole se le porta via il vento".

    Cosa significa per te essere allenato da Mourinho che ha avuto grandi giocatori come Ronaldo e Diego Costa? 
    "Per me è un onore. Di Mourinho conosciamo bene la sua storia e per lui parlano i titoli. Ogni giorno ha una voglia di vincere maggiore rispetto alla precedente ed è per questo che ha allenato grandi squadra e grandi giocatori. Per me essere allenato da lui può essere solo d'aiuto perché può darmi solo consigli per potermi migliorare. Se c'è una cosa più utile per me è giusto che io la debba fare".
     

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