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  • Beneventomania: elogio della follia di chi ama ancora

    Beneventomania: elogio della follia di chi ama ancora

    • Massimiliano Mogavero
    Nel bene o nel male, il Benevento sta lasciando tracce del proprio passaggio in Serie A. Lo sta facendo con una formazione capace di riscrivere tutti i primati negativi dei massimi campionati europei, ma lo sta facendo soprattutto con una tifoseria che, nonostante lo zero al quoto e un sacco pieno di amarezze, continua a esser al fianco della propria squadra. L'impressione che si è cristallizzata agli occhi di tanti dopo le prime 14 giornate di questa stagione è che, mentre in campo la favola sembra essersi fermata alla storica doppia scalata dalla Lega Pro fino all'Olimpo del calcio, sugli spalti la passione non sia stata cancellata da quel sogno prima trasformatosi in realtà e poi in incubo.

    Certo, con l'Atalanta è arrivato qualche segnale di risveglio, ma i punti continuano a latitare, con la truppa di De Zerbi che non riesce proprio ad arrestare un'inesorabile discesa verso gli inferi. Nonostante ciò, i quasi 400 tifosi sanniti presenti a Bergamo hanno espresso un'incursione emotiva senza precedenti e una passione senza paragoni. Bastava guardarli durante e dopo la partita: prima, compatti, a sostenere la squadra, provando a spingerla fino all'ultimo per cancellare quel maledetto zero in classifica; poi, a risultato acquisito ed ennesima sconfitta rimediata, è subentrata l'ironia. A quel punto, sono partiti cori del tipo “e tanto già lo so che l'anno prossimo gioco di sabato” a sottolineare una retrocessione in B ormai molto probabile, oppure “e se ne va, la capolista se ne va”: il segno di chi sa ridere dei propri guai. Il segno di chi sa godersi ogni istante, ogni minuto al fianco della propria squadra.

    E questo, indipendentemente dalla categoria, indipendentemente dal risultato. Il segno di un amore viscerale, di una passione che non conosce confini, ostacoli. Il segno della follia di chi, nonostante tutto, ama ancora: sono i tifosi giallorossi, gli unici a tenere ancora alto il nome di Benevento.

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