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  • Beneventomania: la Strega si è guadagnata rispetto e applausi

    Beneventomania: la Strega si è guadagnata rispetto e applausi

    • Massimiliano Mogavero
    Una partita dall'esito scontato si è trasformata in un'impresa senza precedenti. Il Benevento ha fermato la corsa della Juventus, ha bloccato sul pari la formazione di Andrea Pirlo e si è portato a casa un pareggio che ha tutto il sapore di una vittoria. Perché, al di là degli sbandamenti di questo inizio di stagione, quella bianconera resta squadra dalla carica letale e dai mezzi tecnici superiori alla media, che però deve ancora imparare a fare i conti con l'orgoglio e l'organizzazione di chi si è messo in testa l'idea di frequentare con continuità i salotti buoni del pallone italiano, di chi in Serie A proverà a mettere radici inseguendo un'identità precisa.

    Quella che l'undici di Inzaghi ha rivendicato anche al cospetto di una Juventus che probabilmente sarà rimasta sorpresa dalla capacità del Benevento di reggere il confronto senza tremare, di interpretare la gara con personalità, di non sbandare anche quando i bianconeri hanno provato ad alzare i giri e a chiudere la contesa. Non si aspettava un Strega così collaudata Pirlo, almeno questo è ciò che fanno pensare le scelte del tecnico bianconero che non solo ha lasciato Cristiano Ronaldo a ritemprarsi anima e corpo nella sua dimora torinese, ma che ha pure azzardato tenendo a riposo Alex Sandro e Kulusuveski, lanciando dal primo minuto il giovane Frabotta e un Ramsey sempre più spaesato. 

    Pensava a una gara in discesa, ma non aveva fatto i conti con la voglia del Benevento di regalarsi un'impresa, di affrontare il match senza complessi di inferiorità. Al contrario, l'undici giallorosso ha messo in difficoltà gli avversari con la seduzione della piccola sfacciata, capace di rimanere lucidamente aggrappata al sogno di sovvertire un pronostico che sembrava scontato. E lo ha fatto grazie al collaudato impianto di gioco, alla capacità di soffrire, ma anche a quella di sfruttare i propri punti di forza per emergere e spingersi oltre i propri limiti. La chiave Inzaghi l'ha trovata dopo la sconfitta con lo Spezia, virando con decisione verso la linea della prudenza. È così che la Strega ha trovato il suo giusto assetto, quello che le ha permesso di guadagnarsi rispetto e applausi

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