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  • Bologna: il sindaco Merola apre al progetto stadio

    Bologna: il sindaco Merola apre al progetto stadio

    Due cittadelle per entrare nel futuro. E’ il progetto, ancora da scrivere ma già condiviso, sul quale il Bologna e il Comune del capoluogo emiliano hanno trovato un’intesa per la riqualificazione dello stadio Dall’Ara e lo sviluppo di aree urbanistiche della città collegate tra loro da un’operazione unica che vede il club rossoblù come soggetto proponente e principale investitore. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, l’altro ieri il sindaco Virginio Merola, ha risposto «con soddisfazione e vivo interesse» a una lettera del Bologna che riguarda «l’ammodernamento dello stadio e una radicale rigenerazione delle aree attinenti allo stadio e della zona Ovest della città». Ieri Merola, esponente PD, 62 anni, in carica dal 2011, ha precisato i termini dell’operazione. «Il Comune è favorevole ad approfondire la proposta del Bologna essendo una manifestazione d’interesse anche in termini di sviluppo urbanistico e di viabilità — argomenta il sindaco —. Perciò a breve sarà convocato un tavolo tecnico con i rappresentanti del Comune, del Bologna calcio e del Fondo Invimit, società del ministero dell’Economia, proprietario delle area dei Prati di Caprara Ovest per iniziare uno studio di fattibilità che dovrà poi tradursi, entro 3-4 mesi, in un progetto preliminare con un conseguente piano economico-finanziario per la sua realizzazione. Poi si potrà passare al progetto definitivo». 

    La riqualificazione del Dall’Ara è stato il punto di partenza della nuova proprietà nordamericana, datata ottobre 2014, nel dialogo con il Comune ma finora non aveva trovato la chiave per convincere l’Amministrazione locale: «La decisione del club di investire anche in termini urbanistici seguendo gli usi e le destinazioni delle aree individuate nel progetto è stato un segnale importante. Il patron Saputo ha capito che tutti noi teniamo al Bologna ma allo stesso tempo teniamo al corretto sviluppo della città. Così ai Prati di Caprara, poco distante dalle aree dove il Bologna ha cominciato la sua storia nei primi del 1900, sorgerà una cittadella polivalente che prevede spazi per le attività commerciali e per il tempo libero con la creazione di un parco». Questa cittadella è già stata battezzata in prima battuta come «la città della moda perché dovrebbe ruotare attorno a un outlet griffato oltre ad altre attività economiche legate ai servizi, all’intrattenimento e alla ristorazione. 

    In questa operazione lo stadio resta il motore principale. La riqualificazione del Dall’Ara riguarderà la capacità (previsto un aumento dai 25mila posti attuali a 28-29 mila) e le strutture dell’impianto allargandosi alle aree circostanti, come l’Antistadio, e contemplando la creazione di nuovi parcheggi. «Qui avremo la cittadella dello sport — continua Merola — dove avranno sede diverse altre realtà sportive della città. Già nei prossimi mesi il Comune in sinergia col Bologna svolgerà lavori di ammodernamento allo stadio. Il progetto definitivo prevede la copertura totale dell’impianto nel rispetto dei vincoli posti dalla Soprintendenza». Infatti la copertura dei distinti sarà allestita con materiali leggeri che consentano la visione della Torre di Maratona, per questo il Bologna ha affidato all’architetto Gino Zavanella, papà dello Juventus Stadium, il completo restyling. La stima del costo per questo intervento è di 65 milioni di euro. L’intero investimento, compresa la città della moda, sarà coperto dai privati. «L’inizio dei lavori è previsto per settembre 2019, prima non sarà possibile perché Bologna ospiterà la fase finale dell’Europeo Under 21 — conclude Merola —. Dopo la definizione del progetto verrà aperto il bando di gara. Il Bologna, come proponente, avrà l’opzione di pareggiare le offerte superiori di altri soggetti. Questa è una grande occasione per la città e il club. Entrambi potranno ottenere vantaggi aprendo una strada verso un futuro migliore e diventare uno esempio a livello nazionale». 

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