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  • Bologna, Mihajlovic: 'Nessuna crisi, c'è tempo per recuperare. Odio sul web? Le solite m...' VIDEO

    Bologna, Mihajlovic: 'Nessuna crisi, c'è tempo per recuperare. Odio sul web? Le solite m...' VIDEO

    Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro lo Spezia. Il punto di partenza è lo sfogo sui social di sua figlia Viktorjia: "Io ho saputo di tutto ieri. Ad ogni modo lei è intervenuta nei confronti di quei commenti che non centravano niente con il calcio. Ai figli può fare male leggere cose così cattive sui propri genitori, ma io sono abituato e soprattutto non li leggo nemmeno perché non ho i social. I miei figli si dovranno abituare che la vita è anche questo". 



    RISULTATI - "Io sono il primo responsabile di quello che succede, visto che alleno io i ragazzi e li metto in campo io. Ai ragazzi voglio molto bene, perché per le tante cose che abbiamo passato insieme si sono dimostrati prima uomini poi calciatori. Sono e siamo convinti che usciremo da questa situazione, perché vedo la voglia dei ragazzi di vincere. Se però dovete criticare qualcuno e trovare un colpevole, criticate me. Sono comunque convinto che si sistemerà tutto: ne siamo usciti tante volte, e ne usciremo anche questa volta. Sapete la differenza tra ottimista e pessimista? Noi dobbiamo carcere di vedere una cosa positiva in ogni difficoltà ed essere ottimisti. In tutte e tre le partite siamo andati in vantaggio, quindi dobbiamo continuare su questa strada ed essere più cinici e disperati".

    CRISI - "Per quanto riguarda le prime partite, siamo l'unica squadra che abbiamo incontrato Lazio e Milan fuori casa. Se dobbiamo essere sinceri, dovremmo parlare solo della partita con il Verona e quella con la Salernitana. Siamo solo all'inizio, c'è tutto il tempo per recuperare, ma sappiamo di dover cambiare marcia e risalire. Per quello che mi riguarda, in queste partite abbiamo solo perso i punti, non siamo stati sconfitti perché altrimenti avremmo perso fiducia, invece siamo sempre stati in partita fino alla fine. Riguardo a quello che mi rimprovero io, posso dire che un allenatore cerca sempre di mettere in campo l'11 che pensa essere migliore per mettere in difficoltà la squadra avversaria, poi in alcune partite le cose non vanno come uno se le aspetta. In generale, l'allenatore cerca sempre di fare il meglio per la propria squadra e solo chi non lavora non sbaglia".

    CAMBI - "Si, certo. Faremo sicuramente qualche cambio, per arrivare alla partita più riposati possibile. Sansone? Lui è stato sicuramente il giocatore più generoso per gli altri. Se tutti avessero fatto la stessa cosa, sarebbe andata diversamente".

    RAPPORTO CON SARTORI - "Ci vediamo tutti i giorni e parliamo, un rapporto normale".

    ZIRKZEE - "Per adesso è difficile dare un giudizio sui nuovi arrivati, però Zirkzee è un giocatore che ha tante buone caratteristiche e che domani potrebbe giocare dall'inizio o entrare a gara in corso".

    DOMINGUEZ - "Dopo l'infortunio alla spalla Dominguez non è ancora ritornato il giocatore che era. L'importante è che non perda fiducia perché può tornare ai livelli di prima".

    POSCH - "E' ancora presto per dare un giudizio. Ho parlato con lui come parlo con tutti, ma ci vuole tempo perché sono pochi i giocatori che si possono abituare subito al campionato italiano. Il nostro è un campionato molto più intenso rispetto a quello da cui arriva lui, quindi ci vorrà sicuramente più tempo per l'adattamento. La frase? Non è che un allenatore deve conoscere tutti i giocatori al mondo. Non lo avevo mai visto e non mi avevano fatto il suo nome. Ho dato il mio benestare su quasi tutti i giocatori presi dalla società".

    MORO - "In campo possono giocare anche due play, quindi Moro e Schouten insieme. Moro è molto simile a Brozovic, sa giocare, cerca sempre la palla e verticalizza molto. Secondo me dovrebbe ingrossarsi un po', come tanti giocatori che arrivano in Italia. Mi sono anche informato su di lui perché ho un amico che lavora alla Dinamo Mosca. Può ricoprire diversi ruoli".

    MESSAGGIO ALLA SQUADRA - "Quello di vedere una squadra disperata che cerca di vincere e trovare i punti: in Italia funziona così, bastano quattro partite e si parla già di crisi".

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