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  • Bolognamania: Alino, Perez e Gila, lo 0/3 sarebbe eutanasia

    Bolognamania: Alino, Perez e Gila, lo 0/3 sarebbe eutanasia

    Un mese fa, quando in questa rubrica già parlavamo con grande preoccupazione del mercato estivo, non avremmo nemmeno osato immaginare lo scenario più fosco: via Perez, via Diamanti e via Gilardino, ovvero i tre capisaldi del Bologna 2012/13 firmato Stefano Pioli. Sembra una sorta di impresa al contrario, sinceramente, ma gli ultimi movimenti di mercato hanno reso questo scenario, al momento, il più probabile di tutti. I tifosi osservano atterriti le voci che si susseguono ma quello che più preoccupa è che alle voci stanno seguendo i fatti, uno dietro l’altro: Diego Perez è ormai nel ritiro dell’Uruguay da giorni e in attesa di giocarsi il Mondiale contro il Venezuela ha messo in soffitta il mercato, Alessandro Diamanti dopo il corteggiamento juventino è finito nelle mire milaniste e la conferma di Alberto Gilardino si è tremendamente complicata, con l’inserimento dell’Inter che ha sfruttato le titubanze (per non dire altro) del Bologna.

    I risvolti dell’affare Gilardino stanno rapidamente scivolando dalla telenovela di mercato all’ennesima figuraccia rossoblù. «I soldi del prestito oneroso sono l’anticipo della comproprietà», era stato detto ad agosto quando Gila arrivò per 1,4 milioni di prestito. Poi a gennaio l’affare Portanova e l’assicurazione che sarebbe stato un «ulteriore sconto» sull’attaccante. Fino ai giorni nostri, alle comproprietà di Acquafresca e Rodriguez che dovevano rientrare nell’affare ma che finiranno alle buste. E il Bologna che all’improvviso di accorge che Gila è troppo costoso, che ripiega su quella comproprietà che doveva essere già stata rilevata a gennaio. Mentre l’Inter si frega le mani, sapendo di avere a portata di mano l’alternativa se non dovesse riuscire il complicato colpo Osvaldo.

    Per Diamanti l’assicurazione è arrivata nientemeno che dall’ad rossonero Adriano Galliani: “Diamanti mi piace”. Ed è un serio candidato per il posto da trequartista del futuro 4-3-1-2 di Allegri, in ballottaggio con l’ex Palermo Javier Pastore, che il Paris Saint-Germain però difficilmente libererà. Qui, se non altro, il Bologna ha il coltello dalla parte del manico, essendo il trequartista e capitano rossoblù sotto contratto fino al 2017: il prezzo è stato fissato in dieci milioni di euro, unica rata e senza contropartite. Ma ipotizzando un Gila già approdato in altri lidi, chi si prenderebbe poi la responsabilità di cedere anche il terzo pilastro? Perché già cedere uno dei tre big avrebbe rappresentato un problema non da poco, lasciarne partire due significherebbe mettere in guai serissimi Pioli (che ora è in vacanza ma al suo ritorno rischia di trovare la squadra nuovamente smantellata). Ma fare uno 0/3 di conferme sarebbe una vera e propria eutanasia rossoblù.

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