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  • Sampdoria-Brescia:| Sfida tra presidenti amici

    Sampdoria-Brescia:| Sfida tra presidenti amici

    • F.P.

    L'asse Brescia-Sampdoria, che a fine dicembre ha partorito la mega operazione di mercato (Juan Antonio, Berardi e il giovane Magrassi in Liguria; Accardi, Foti e Piovaccari in biancazzurro) che ha portato nelle casse biancazzurre tra i 6 e i 7 milioni di euro, è il frutto di una serie di rapporti consolidati, in primis tra i presidenti Gino Corioni e Riccardo Garrone, legati da un'amicizia di lunga data; poi la stima tra i direttori sportivi Andrea Iaconi e Pasquale Sensibile; infine il debito di riconoscenza che Beppe Iachini, l'allenatore della Sampdoria, ha con il Brescia. Ma principalmente nasce da una 'partita doppia'. Il punto di contatto tra il club biancazzurro e quello blucerchiato è un professionista con studio in via Montenapoleone, la strada della moda. Si chiama Antonio Guastoni e ha 61 anni. Da dieci è il commercialista di fiducia della famiglia Corioni e fino a un mese e mezzo fa era nel consiglio d'amministrazione della Sampdoria, da cui si è dimesso il 28 febbraio, restando però vice presidente di Sampdoria Holding, la controllante della società genovese.

    Guastoni assicura che sabato tra Sampdoria e Brescia tiferà per l'Inter 'perchè sono nerazzurro da sempre'. Una passione, quella per la società di Massimo Moratti, che gli è costata la contestazione feroce da parte dei tifosi liguri. Guastoni è accusato di essere il deus ex machina della cessione di Pazzini all'Inter. Nella Gradinata sud è comparso uno striscione eloquente: la foto del commercialista con una croce sopra. Di Guastoni si dice anche che sia coinvolto nel tentativo di cessione del Brescia: 'Io mi sono messo a disposizione del presidente Corioni per la parte che mi compete. Io mi occupo di fisco, di numeri. Solo questo', dice cercando di ridimensionare il suo ruolo. Però, richiesto di un'impressione sulla possibilità che il Brescia venga venduto a breve, la risposta è eloquente: 'Una squadra di calcio è un bene sociale, non si può piantare tutto dall'oggi al domani - le parole di Guastoni -. E per come conosco Corioni, credo che ci penserà bene prima di cedere al primo arrivato. Mi pare sia ancora saldamente sulla poltrona di comando'.

    E quanto resterà? 'Non lo so, prima andiamo in A', si lascia scappare tradendo che forse, sabato, il cuore penderà più dalla parte del Brescia. Guastoni smentisce di avere avuto una parte nella mega operazione di dicembre: 'Corioni e Garrone hanno ottimi rapporti da anni - assicura il commercialista milanese -. Garrone è un grandissimo signore e lo ha dimostrato con un amico come Corioni. E non si può non volere bene a una persona come il presidente. Il mio rapporto con lui e con la famiglia va al di là dell'aspetto professionale. Ci sono stima e amicizia'. Guastoni è il punto di contatto tra Corioni e Garrone. Ma la mega operazione di Natale è il frutto anche del rapporto tra i due presidenti. Stavolta le parti si sono invertite. A fine gannaio 2008, con il patron blucerchiato in difficoltà, fu Corioni a venirgli incontro riprendendo Caracciolo, in comproprietà con il Palermo. L'Airone fu valutato 7 milioni. Ma non solo. La buona riuscita del maxi scambio è frutto anche dell'opera dei due direttori sportivi, Andrea Iaconi e Pasquale Sensibile: 'Ci conosciamo da anni - conferma Iaconi -. Pasquale l'ho visto crescere. Io sono amico di suo padre Aldo. Io e Sensibile abbiamo fatto la nostra parte, ma decisivo è stato il rapporto tra i due presidenti. Tra Corioni e Garrone c'è amicizia vera'. Determinante anche Iachini, che a gennaio aveva bisogno di un difensore versatile e di un trequartista e non ha esitato a scegliere Berardi e Juan Antonio. Per conoscenza diretta, ma anche perchè al Brescia l'allenatore della Sampdoria deve riconoscenza.

    (Bresciaoggi)

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