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  • Bundesliga: il duello sportivo è Bayern-Dortmund. Ma la sfida a colpi di business è senza storia

    Bundesliga: il duello sportivo è Bayern-Dortmund. Ma la sfida a colpi di business è senza storia

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Dopo aver esteso, di recente, il contratto con la compagnia di assicurazioni Allianz (130 milioni di euro in 10 anni), il Bayern Monaco ha comunicato di aver raccolto la cifra record di circa 200 milioni a stagione grazie a cinque accordi considerati “primari”. II Bayern, in gara anche quest’anno per il titolo nazionale, eccelle nel generare questo flusso di entrate non solo in Bundesliga. Non a caso, infatti, è anche uno dei migliori club a livello continentale (al 3° posto per ricavi secondo un report Deloitte).

    Se si torna al mercato “domestico” la leadership sportiva dei biancorossi, in questa stagione, è contesa dai rivali del Borussia Dortmund (BVB), ad appena due punti dalla vetta del campionato. Nel pomeriggio di oggi i gialloneri affronteranno in casa l’Union Berlino (3°, nella classifica provvisoria, a due punti proprio dal BVB), mentre il Bayern giocherà in trasferta contro il Friburgo.

    Un confronto sportivo ancora più incredibile se si pensa che la squadra bavarese può disporre di risorse economiche nettamente superiori a quelle del team della regione della Ruhr. Un divario che appare ben visibile già nel settore delle sponsorizzazioni di maglia. Il Bayern infatti incassa più di 50 milioni di euro da Deutsche Telekom (main sponsor), mentre il Borussia Dortmund si ferma a 35 milioni annui (dovendo sommare gli investimenti di due partner: 1&1 e lo sponsor-azionista Evonik).

    Ancora più visibile il divario se si analizza il contratto del partner tecnico (il fornitore del materiale gara). Adidas paga 60 milioni a stagione (Bayern), Puma, invece, si ferma a 20,8 milioni. I valori non si avvicinano neppure nel segmento “partner di manica”: Qatar airways investe 20 milioni sul Bayern, mentre il marchio GLS paga 8 milioni per essere visibile sulla divisa dei gialloneri. Sempre nelle sleeve sponsorship bisogna aggiungere i 55 milioni investiti, a livello stagionale, da Audi per apparire nelle gare delle coppe europee e in quelle nazionali.

    Un ulteriore segmento è quello dei “diritti di nome” dell’impianto: i bavaresi ricevono un assegno da 13 milioni l’anno da Allianz, mentre il Borussia Dortmund si ferma a 9 milioni (Signal Iduna).

    La forza del Bayern Monaco, rispetto agli avversari del Borussia Dortmund, è nel poter contare su sponsor-azionisti con contratti commerciali di lunga durata. Un caso per tutti: lo sponsor tecnico Adidas, che, nel 2015, ha firmato il prolungamento dell’accordo fino al 2030. Un accordo “monstre” del valore stimato di 900 milioni di euro (60 milioni a stagione). Il BVB risponde con un sodalizio di 12 anni in scadenza nel 2028, ma di valore nettamente inferiore: 250 milioni di euro (20,8 milioni a stagione).

    Questo divario diventa ancora più evidente se si analizzano i dati dell’ultimo report di “Football Money League” redatto da Deloitte. Il Bayern Monaco è stabilmente al 3° posto della classifica europea (con oltre 611 milioni di euro di valore della produzione), mentre il Borussia Dortmund è solo al 12°.

    I bavaresi si affidano, da sempre, all’esplosione dei ricavi commerciali: il 56% del budget totale (per complessivi 342,5 milioni di euro). Un risultato economico persino superiore al giro d’affari complessivo del BVB: 337,6 milioni di euro di ricavi (in questo caso l’area commerciale pesa per il 44%). Dati che confermano la bontà del progetto tecnico-sportivo del BVB, capace di ridurre in campo il “gap” economico esistente tra i due contendenti per il titolo nazionale.

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