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  • Cagliari, Diego Lopez: 'Sarà una battaglia. In campo come a Firenze'

    Cagliari, Diego Lopez: 'Sarà una battaglia. In campo come a Firenze'

    Diego Lopez, allenatore del Cagliari, ha presentato in conferenza stampa l'ultima importantissima partita che i sardi giocheranno domani alle 18 contro l'Atalanta.

    SULLA FORMAZIONE - "Castan è a disposizione, ma non è in grado di giocare tutta la partita. Si è allenato ieri e ha svolto la rifinitura. Per quanto riguarda Cigarini, gioca in un'altra posizione: è tutto aperto, deciderò domani la formazione e il modulo da opporre all'Atalanta".

    SUL MODULO - "Domenica siamo partiti con i quattro dietro ma nell'ultimo quarto d'ora ci siamo disposti a tre, abbiamo ritrovato i vecchi meccanismi ai quali eravamo abituati. Per giocare a quattro bisogna lavorare in modo diverso, questa squadra conosceva già il modulo e ha dimostrato di poter applicare entrambi gli schieramenti tattici. Più di qualsiasi modulo, però, sarà importante l'atteggiamento e i ragazzi anche sotto questo punto di vista stanno rispondendo bene".

    SULLA VITTORIA CONTRO LA FIORENTINA - " I tre punti colti a Firenze hanno dato entusiasmo e migliorato la classifica. Ci aspetta ora un'altra finale e abbiamo lavorato per farci trovare pronti all'appuntamento. Di partite come quelle di domani ne ho giocate tante da calciatore: sono gare difficili, prima e durante. Ora sto in panchina, sto cercando di ricordare il comportamento dei miei allenatori dell'epoca. Bisogna stare attenti ad ogni dettaglio, senza tralasciare le piccole cose. Prima di Firenze ero convinto delle possibilità della squadra, dopo averli visti lavorare dal martedì al sabato. Oggi penso la stessa cosa. Dobbiamo andare in campo senza paura, concentrati e determinati, pronti a lottare su ogni pallone come contro la Fiorentina: questo è l'unico modo per affrontare questo genere di partite".

    SULL'ATALANTA - "
    L'Atalanta secondo me ha tutte le qualità, fisiche e tecniche, per essere definita una grande squadra. Sarà una bella battaglia, sia noi che loro abbiamo grandi motivazioni, ma noi non possiamo pensare agli altri. Dobbiamo guardare in casa nostra, essere determinati per raggiungere la salvezza in cui crediamo e che vogliamo".

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