Cagliari-Juve:| A porte chiuse o in campo neutro
La decisione slitta a oggi. Il campo neutro l'alternativa: tra le idee c'è Bari.
Is Arenas: verso le porte chiuse.
Il charter della Juventus che domani pomeriggio decollerà da Caselle non sa ancora dove atterrare. Sicuramente non a Trieste visto che è tramontata l’ipotesi di ospitare, come è accaduto alla fine della passata stagione, la sfida tra i bianconeri e il Cagliari (la questura del capoluogo giuliano ha fatto sapere che non esistono le condizioni per garantire la sicurezza all’interno dell’impianto sportivo). Ma anche il capoluogo sardo resta in bilico per ospitare l’anticipo di venerdì sera. Si attende il via libera da parte del sindaco di Quartu Sant’Elena, Mauro Contini, per l’agibilità temporanea dello stadio Is Arenas, ma il nulla osta era atteso per ieri, poi è slittato ancora e adesso prevale la sensazione che non arriverà. E allora l’alternativa è quella di giocare a porte chiuse o, al massimo, in un campo neutro (tra le idee, Bari, ma chi glielo dice poi ai tifosi?), ipotesi che trova però contaria la Juventus.
LAVORI Per avere l’ok sullo stadio Is Arenas devono essere risolti due nodi principali: la cabina elettrica e la sistemazione della via Olimpia. I lavori attorno allo stadio, infatti, hanno subito una brusca frenata dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Cagliari che ha portato all’arresto di due dirigenti comunali e dell’ad della ditta che ha effettuato i lavori. Sino ad oggi l’elettricità è stata assicurata dai generatori predisposti dal Cagliari, ma per l’agibilità serve la realizzazione della cabina elettrica, i cui lavori non sono stati ancora ultimati. Il presidente Massimo Cellino ieri mattina si diceva ancora ottimista. «Il nostro stadio è più a norma di tanti altri in Italia ma questo continuo tira e molla e non aiuta la società e neanche il calcio».
