Calciomercato.com

  • Cagliari-Napoli:| Cellino 'perdona' il raccattapalle

    Cagliari-Napoli:| Cellino 'perdona' il raccattapalle

    No ai pantaloncini di Hamsik, sì alla maglia di Nainggolan. Massimo Cellino e una storiella da ricostruire. Premessa: il presidente del Cagliari col Napoli non lega. I tempi felici della cessione di Fonseca sono lontani. Dallo spareggio retrocessione perso con il Piacenza nel giugno del 1997 al San Paolo, anche le due tifoserie non vanno a braccetto. E il patron accelera: in casa Cagliari fare l’impossibile per battere il Napoli è un obbligo. Lunedì le cose non vanno per il verso giusto. Cellino — l’uomo dei riti, del sale in panchina, del colore viola — in tribuna gioisce per un’ora. L’Is Arenas risplende con il tutto esaurito. Ma la squadra di Mazzarri non molla. Il presidente rossoblù compra un panino: col Siena, quattro pagnotte al prosciutto, altrettante reti. Stavolta, segna Hamsik. Una coltellata. Anche perché il tabellone luminoso fa cilecca e per 2' appare Napoli-Cagliari 2-0. A fine gara, il patron è in campo. Confabula con Giannoccaro. Poi, incrocia un raccattapalle con in mano i pantaloncini di Hamsik. In casa Cagliari la regola è ferrea: non si chiede nulla ai giocatori. Cellino sbotta: «Tu non giochi più». Il ragazzino — classe ’99, seconda punta dei Giovanissimi regionali allenati dall’ex libero degli Anni 80 Sandrino Loi — si pietrifica. Ma replica: «Non li ho presi io, me li hanno regalati». Cellino è anche genitore. Ci ripensa. Chiama Nainggolan: «Radja, dagli la tua maglia». La mezzala obbedisce. Il ragazzino ritrova il sorriso.

    Altre Notizie