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  • Cagliarimania:| Avelar, scusate il ritardo

    Cagliarimania:| Avelar, scusate il ritardo

    La partita contro il Napoli ha lasciato, oltre alla comprensibile delusione per una sconfitta immeritata, anche indicazioni positive per lo staff tecnico rossoblù. Tra queste la consapevolezza di aver plasmato un gruppo di giocatori in grado di affrontare ad armi pari qualsiasi avversario. Inoltre Pulga e Lopez hanno avuto il merito di credere in quel ragazzo dalla faccia pulita e dal piede sinistro velenoso, arrivato tra lo scetticismo generale, ma che ora ha conquistato tutti grazie ad una serie di prestazioni da incorniciare. Parliamo di Danilo Fernando Avelar, brasiliano classe '89, terzino sinistro scovato l'estate scorsa da Cellino nel campionato ucraino, al quale spettava l'ardua impresa di sostituire un mostro sacro come Alessandro Agostini.

    Il presidente Cellino, che avrà tanti difetti ma possiede un fiuto quasi infallibile per i giocatori di talento, nonostante le difficoltà nate con il Karpaty Lviv, club proprietario del cartellino del giovane brasiliano, non ha mollato la presa ed è riuscito a portare in Sardegna Avelar (che vanta anche diverse presenze in Bundesliga con la maglia dello Schalke 04). Ficcadenti non sembrava aver gradito il regalo del presidente e dopo soli 58 minuti giocati nella partita di esordio con il Genoa sentenziò che il brasiliano non era adatto al campionato italiano. E così addio fascia sinistra. Panchina e tribuna furono i luoghi più frequentati da Avelar, sino al 7 ottobre. Quel giorno a Torino Pulga e Lopez si chiesero come mai sulla fascia sinistra giocava un terzino destro (domanda che peraltro si fecero in tanti), e buttarono nella mischia Danilo.

    Da quel giorno - a parte l'esclusione contro la Fiorentina - Avelar ha ripreso possesso della fascia sinistra, e se continua a giocare come ha fatto lunedì contro il Napoli sarà dura lasciarlo fuori. Già nella partita precedente contro l'Inter aveva colpito favorevolmente per la facilità con la quale era riuscito ad andare al cross e per la spregiudicatezza con la quale aveva affrontato il suo avversario diretto, un certo Zanetti... Contro i partenopei è stato, insieme a Nainggolan, il migliore in campo. Ed ha rischiato di far crollare il nuovo stadio allo scadere del primo tempo quando ha intercettato un rinvio errato di De Sanctis e da distanza impossibile ha calciato in porta mancando di poco il bersaglio. Un gesto che riassume le sue qualità: tecnica, personalità e un pizzico di incoscienza, tipica di un ragazzo di ventitré anni. Qualità che lo porteranno lontano.

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