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Cagliarimania: la cura Walter Mazzarri prevede un veloce ed efficace cambio di modulo

Cagliarimania: la cura Walter Mazzarri prevede un veloce ed efficace cambio di modulo

  • Antonio Cinus
L’ultima settimana in casa Cagliari è stata veramente movimentata. Dopo la sconfitta interna contro il Genoa il presidente Giulini aveva predicato “calma”, confermando Leonardo Semplici sulla panchina rossoblù. Poi la svolta improvvisa con il cambio della guardia. Dopo un lungo corteggiamento ecco arrivare in Sardegna Walter Mazzarri, ex tecnico di Napoli ed Inter. Fatale quindi per Semplici non solo la sconfitta contro il Genoa ma l’aver totalizzato un solo punto contro Spezia ed appunto il Grifone, due concorrenti per la salvezza.

La cura Mazzarri ovviamente avrà bisogno di tempo per essere giudicata ma diciamo che se l’antipasto è quello visto contro la Lazio allora siamo sulla buona strada. Si è presentato dichiarando di voler far parlare direttamente il campo è così è stato. Il match contro la Lazio, dopo i primi risultati, sembrava, almeno sulla carta, quasi scontato. Ed invece ecco una grande sorpresa.

Il Cagliari esce dallo Stadio Olimpico di Roma con un punto e con tanto rammarico. Si, avete letto bene, con tanto rammarico. I sardi stavano per piazzare il colpo grosso, sfiorando una vittoria anche meritata. Il tecnico toscano ha deciso di non aspettare e di provare subito a cambiare le carte in tavola trasformando il modulo della sua squadra dal consueto 3-5-2 (che anche lui ama utilizzare) ad una sorta di 4-4-2.
Quello visto contro i biancocelesti è stato infatti un Cagliari più equilibrato in fase difensiva, con un centrocampo fatto ancora di più a “cerniera” ed un attacco dinamico ed intercambiabile. Con il 3-5-2 le ali infatti molto spesso avevano problemi a rientrare in fase difensiva mentre così i sardi sono riusciti a risparmiare energie ed attaccare maggiormente in profondità e garantendo una maggiore sicurezza anche al proprio centrocampo.

Ma la vera grande carta vincente è stata la mossa effettuata in attacco. Joao Pedro e Keita Baldé non hanno mai dato un vero e proprio punto di riferimento ai difensori avversari, scambiandosi più volte la posizione. Svanisce così la prevedibilità della prima punta (e questo non toglie il posto a Pavoletti), permettendo al Cagliari stesso di giocare con più velocità ed essere appunto più pericoloso.

Nel frattempo Mazzarri continuerà a lavorare sul doppio modulo, perché il 3-5-2 non verrà certamente accantonato, anzi, risulterà utile per certe partite anche durante lo stesso match. Ora la speranza è che il tutto non sia stato frutto del cambio allenatore, che sappiamo porta sempre bene inizialmente, ma bensì che la rotta sia virata definitivamente verso la giusta direzione. Domani sarà la volta dell’Empoli all’Unipol Domus, un match, contro una diretta concorrente, dove è già vietato sbagliare.
 

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