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  • Cagliarimania: Zenga si allontana...

    Cagliarimania: Zenga si allontana...

    • Marco Orrù

    Un Cagliari tosto, reattivo e voglioso quantomeno di non perdere, è stato questo quello che si è visto sponda rossoblù all'Olimpico contro la Lazio. Certo, meglio il primo che il secondo tempo, dove i sardi sono crollati sotto i colpi di Luis Alberto e Milinkovic Savic, ma la forza della squadra di Inzaghi si conosceva giá e, anzi, nella gara di ieri sembravano tornati quelli del pre lockdown. Che dire quindi della prova dei rossoblù, forse solo incapaci di provare a ribaltare la situazione nella ripresa. La rete di Simeone allo scadere aveva illuso un po' tutta la tifoseria sarda, che bramava la vendetta sportiva contro una Lazio che all'andata aveva 'scippato' la vittoria al Cagliari in quell'ormai famigerato recupero del secondo tempo. La vendetta non c'è stata, ma certamente Joao Pedro e compagni non hanno sfigurato come altre volte successo in questo campo contro i biancocelesti. Proprio il brasiliano è stato autore di uno straordinario gol su punizione a inizio partita, rete annullata poiché il calcio piazzato era di seconda e non di prima. 
     
    Se poi vogliamo dirla tutta, Cragno è stato di gran lunga il migliore in campo, visto che ha respinto qualsiasi pericolo 'umano', crollando poi solo sulla prodezza di Milinkovic e sul tiro 'masticato' da parte di Immobile. Citando Zenga, tuttavia, il portiere che vince la palma del migliore in campo non dev'essere sempre vista come una notizia negativa, perché il Cagliari il portiere ce l'ha ed é forte. E qui, aprendo una parentesi, potremmo dire che tutte le critiche piovute addosso all'estremo difensore rossoblù, anche dopo l'addio di Olsen, sono state veramente troppo dure, vista la tribolata stagione vissuta dallo stesso Cragno. Il post lockdown é servito a lui per tornare quel portiere che aveva conquistato anche la Nazionale italiana.
     
    Archiviata la sfida alla Lazio, il Cagliari conta i punti che la separano dal decimo posto e da quella quota 47, miglior posizionamento in classifica dell'era Giulini. Cinque, dunque, sono i punti che servono per arrivare a quella cifra e chissà, magari anche al decimo posto, ora distante un punto. Questo per dire che già dalla prossima partita in casa contro un Udinese capace di vincere contro la Juventus si dovrà cercare di fare bottino pieno e tornare alla vittoria dopo praticamente un mese, successo contro il Torino. 
     
    Infine, il capitolo Zenga. Il Ds Carli, nel pre partita, ha tenuto i piedi in due scarpe, affermando che la società sta valutando se andare avanti col tecnico milanese, per cui la stessa società non ha nulla da eccepire su quanto fatto finora, o se cambiare guida tecnica alla fine della stagione. Indiscrezioni sempre più insistenti parlano di un presidente Giulini sempre più orientato a tentare il colpo Di Francesco, reduce dal flop Sampdoria, ma comunque un allenatore capace solamente due anni fa di arrivare in semifinale di Champions League con la Roma. Non sarà facile perché sul tecnico abruzzese c'è la concorrenza di Torino e Fiornerina, altre piazze a caccia del nuovo allenatore, ma i rossoblù stanno cercando l'affondo vincente. Tutto dovrà partire dalla scelta dell'allenatore per provare, la stagione prossima, a replicare il girone d'andata di quest'anno, possibilmente mantenendo un rendimento costante per tutto il campionato. Con o senza Zenga..

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