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  • CALCIO ALLA TV. Le manette di Mourinho sono arrivate, ma non serviranno

    CALCIO ALLA TV. Le manette di Mourinho sono arrivate, ma non serviranno

    • Gianluca Minchiotti

    Come tutti i profeti, Josè Mourinho non lo è stato in patria (dove si guarda bene dal parlare degli scandali che hanno visto coinvolto, all'epoca, il suo Porto), ma lo è stato, ed è stato un buon profeta, in Italia. Il famoso gesto delle manette che fece nel campionato 2009-10, in occasione di Inter-Sampdoria, è infatti più che mai attuale in questi giorni nel calcio italiano, dove le manette sono arrivate davvero, nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.

    Lo Special One, però, è stato anche un facile profeta. Come e perché stupirsi, infatti, di questo nuovo scandalo, l'ennesimo, che vede coinvolto il nostro calcio? Se il calcio italiano è lo specchio della nostra società, è bene ricordare che, secondo le ultime analisi, in Italia sono in aumento i reati di tutti i tipi, dai furti alle frodi fiscali, dalla bancarotta fraudolenta alla corruzione. Perché, ripetiamo, il calcio dovrebbe essere immune?

    E' per questo che, purtroppo, contrariamente a quanto pensa il neopresidente dell'AIC, Damiano Tommasi, non vediamo alcuna utilità 'pedagogica' nel mostrare i calciatori coinvolti nell'inchiesta (vedi Signori e Paoloni) in televisione in manette.

    Nel 1980, ad esempio, non servirono da monito le immagini delle camionette della Polizia che entravano allo Stadio Olimpico di Roma, perché poi arrivarono altri scandali, a catena. E quelle immagini e quelle riprese tv erano, oltretutto, molto più forti di quelle odierne, perché erano le prime e perché la tv non era così invasiva come lo è oggi. Nel 2011, invece, l'immagine televisiva di Beppe Signori in manette è già vecchia, dimenticata e sepolta da nuove riprese e da nuove immagini, nel giro di poche ore.

    Il Paoloni di turno viene subito sostituito da Bettarini, che a Matrix (Canale 5) si difende dalle accuse sulle scommesse e dichiara di essere un "presunto esperto" (solo di scommesse o anche di calcio, come è sembrato di capire? Perché allora non si spiegherebbe come mai la Rai, tv pubblica, abbia speso i soldi degli italiani per pagarlo nelle vesti di "esperto" di calcio...), e Bettarini viene a sua volta sostituito immediatamente dalle riprese televisive che inquadrano il camorrista Lo Russo a bordo campo al San Paolo di Napoli, e così via... in un loop senza fine... e delle manette chi si ricorda più?

    Povera patria calcistica. E intanto l'estate (dei diritti televisivi) tarda ad arrivare...

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