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  • Napoli in calo:| Non c'entra la Champions

    Napoli in calo:| Non c'entra la Champions

    Mazzarri si sgola: “dobbiamo rimontare!”. Ci mancherebbe. Avrebbe fatto meglio a multare Cannavaro e De Sanctis, assenti alla ripresa del lavoro. E sarebbe stato utile negare vacanze supplementari ai sudamericani.

    Io ogni volta che andavo in trasferta per seguire una partita mi anticipavo al giorno prima. In redazione non avrebbero accettano nessuna scusa per problemi di aereo, tantomeno che i colleghi lavorassero ed io no! Ma il calcio è lavorare…?

    I dati di fine anno hanno scoperto le bugie dell’allenatore: il Napoli mediamente è 6° da un anno, la Champion quindi non c’entra affatto o c’entra il giusto. Il calo azzurro è cominciato da gennaio 2011, proprio quando il Milan, invece, è diventato Re della stagione. Dopo, i rossoneri, nonostante tre mesi da inferno, c’è ancora l’Inter. L’unica rivelazione dell’anno solare è stata l’Udinese anche se Di Natale, imperatore del gol, sbaglia troppo dal discetto.

    Del Napoli poche tracce nella radiografia del 2011, tranne che per i rigori avuti: 10, come per la Roma, alla faccia degli arbitraggi ‘contro’.

    Insomma le bugie hanno sempre le gambe corte e basta attendere per conoscere la verità. Per scoprire quella su Mazzarri bisognerà aspettare la notte di Londra, a metà marzo. Lo stellone del toscano continua a splendere: il Chelsea, infatti, è sull’orlo del baratro. L’ennesimo S.O.S è stato di Lampard che regala le ultime 2 vittorie in 6 partite ai blues, ma Vilas Boas resta sulla corda.

    E’ il Chelsea più brutto dell’era Abramovich e il Napoli potrebbe segnarne la sorte, anche quella di Special Two, l’allenatore più costoso al mondo. Già due vittime in Italia (Di Francesco e Malesani, sono stati cacciati dopo sconfitte con gli azzurri), Mazzarri vorrebbe fare la festa al portoghese superpagato. Un segno per lasciare Napoli alla grande: spera che Moratti gli offra un sontuoso contratto – da 3.5 fino a 4.5 milioni in 3 anni – e la cosa non lo fa stare nella pelle. Ma neanche sulla panchina di De Laurentis, adesso che scotta.

    Il cine-presidente esige il terzo posto per continuare ad incassare i soldi della Champions e sarebbe questo risultato la chiave per liberare Mazzarri dal contratto firmato fino a giugno 2013. Hamisk ammette che sarebbe un’impresa, come dire che è inutile provarci mentre lo spogliatoio non ne può più di essere stritolato da obiettivi impossibili.

    Mazzarri crede nell’ipotesi nerazzurra dopo essersi illuso con la Juve. Anche perchè è l’ultimo avviso per i tecnici italiani di seconda fascia. Capello, Mancini, Ancelotti, Spalletti – i migliori – sono all’estero, ma torneranno. Lippi vuole fare solo il Cittì e ‘spazio ai giovani’ nel calcio italiano significa che in panchina sono rimaste le seconde linee. E i club italiani hanno cominciato ad importare anche tecnici.

    Certamente Moratti non può prendere un allenatore arrivato dietro Ranieri, quindi tutto converge per essere sicuri che il risultato finale del Napoli sarà quanto il vero valore della squadra consente.

    De Laurentis ha bloccato maggio fino al 2015. Con Hamisk è meno facile del previsto. Poi si è premunito con Vargas. Il cileno è un’epifania, nel senso che nel Napoli sta per cambiare molto. Un ciclo va esaurendosi, il nuovo è incerto: 11 milioni per la mezza punta dell’UDC è segno che stanno per arrivare molti soldi dal mercato. Non a gennaio, ovviamente.

    Ma senza Champions sarà possibile trattenere Lavezzi, Hamsik e Cavani? Registriamo le certezze di De Laurentis, ma anche gli avvertimenti di Mino Raiola. Il pocho è il primo indiziato a partire, destinazione Milano, Mazzarri o non Mazzarri. Lo ha confermato anche il manager dei manager, bene informato su casa Inter.

    Hamsik e Cavani sono invece nel mirino di Mancini e Mourinho, niente male per chi vuole cominciare a vincere. “Per adesso Venglos sta trattando la parte legale del rinnovo di Marek, dovesse firmare, il suo futuro lo deciderebbe De Laurentis. Ma nessuno potrebbe scabndalizzarsi se arrivassero offerte da Inghilterra o Spagna”, conclude il manager più cercato d’Europa.

    Però i 3 moschettieri dovranno vincere anche col Napoli, almeno in Coppa Italia per mettere qualcosa in bacheca dopo 5 anni di attese e illusioni. In Coppa una mano la darà anche Vargas: arriva a mani vuote dopo aver perso il Pallone d’Oro sudamericano. Vorrà rifarsi con la rabbia giusta per mettersi in evidenza.

    Può restare fuori un attaccante costato tanto?

    Problemi di Mazzarri che sul giocatore non le ha mandate a dire. “Vargas non lo conosco” chiarì durante la trattativa. Silenzio tombale anche dopo l’acquisto. Se non è crisi con De Laurentis, cos’è?. Ai risultati l’ardua sentenza. Il Napoli si gioca tutto entro il 14 febbraio, quando tornerà la Champions.

    Da allora ogni partita europea vale un tesoro e il Napoli ha sempre preferito i soldi alle vittorie, o meglio vincere quando c’è da guadagnare.

    Andiamo a vedere fino a quando!

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