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  • Campio-nati il 23 marzo: auguri a Michel, Infantino e Dudek, l'incubo del Milan

    Campio-nati il 23 marzo: auguri a Michel, Infantino e Dudek, l'incubo del Milan

    • Cesare Bardaro Bardarossa
    Oggi 23 marzo auguriamo buon compleanno, cominciando dai calciatori in attività, a

    FRANCESCO LODI (1984) centrocampista dell'Udinese. Vanta anche una presenza come portiere, l'11 aprile 2012, in Catania – Lecce. Sostituì tra i pali il portiere etneo, Carrizo, espulso quando il Catania aveva già esaurito i cambi. Subì al 91' il gol dell' 1-2 per il Lecce

    NIKOLA GULAN (1989), difensore serbo, attualmente del Royal Mouscron Peruwelz nella Lega Pro belga, dopo aver giocato anche in Italia con Fiorentina, Empoli Modena e Chievo

    Giocano invece in Lega Pro
    ERMANNO FUMAGALLI (1982) portiere del Pro Piacenza
    LUCA COGNIGNI (1991) punta centrale dell'Ancona
    VITTORIO FABRIS (1993)  centrale del Feralpi Salò 
    LUDOVICO GARGIULO (1995), centrale della Pistoiese
    ALBERTO BONIOTTI  (1995) terzino destro del Pordenone
    ANTONIO ROMANO (1996) centrale del Santarcangelo

    Si è  ritirato l'estate scorsa l'ala GIUSEPPE SCULLI (1981) dopo aver giocato in Crotone, Modena, Chievo Brescia, Messina, Genoa, Lazio, Pescara, una carriera resa difficile da una situazione familiare molto particolare. (il nonno è un noto boss della 'ndrangheta)

    Anche se i milanisti non saranno d'accordo, auguri  all'ex portiere polacco JERZY DUDEK (1973), grande protagonista della  finale di Champions del 2005 tra Milan e Liverpool, dove, oltre a parare, ispirandosi a Grobbelaar, i rigori di Pirlo e Shevchenko, fu autore di una miracolosa  doppia parata sul centravanti ucraino a due minuti dalla fine dei supplementari. Secondo Dudek, ci fu l'aiuto decisivo di Papa Wojtyla, scomparso poco tempo prima, che dal cielo ci avrebbe messo una mano. Giovanni Paolo II, del resto, nel 2000 gli aveva inviato un telegramma di congratulazioni quando Dudek, allora al Feyenoord, era stato eletto miglior giocatore del campionato olandese  (Per rivedere la celeberrima  successione dei rigori)

    Buon compleanno anche a José Miguel González Martín del Campo, detto, perché il nome non entrava nella maglia, MICHEL (1963), tecnico dell'Olympique Marsiglia e grande ex giocatore del Real Madrid (faceva parte della cosiddetta Quinta del Buitre, che comprendeva anche  Sanchis, Martin Vazquez e Pardeza) Oltre ad una cristallina classe calcistica aveva anche un bel caratterino: nel 1988, al termine della semifinale di Coppa dei Campioni PSV- Real, avvicinò l'arbitro svizzero Galler, lo insultò e lo colpì. Fu squalificato per 9 giornate, ma successivamente la Corte d'Appello ridusse, potere dei madridisti, la squalifica a sole 3 giornate 

    Compie gli anni pure il tecnico dello Spezia DOMENICO DI CARLO (1964), giocatore per 20 anni, di cui 9 a Vicenza, e allenatore dal 2003. Ha portato in due anni, il Mantova dalla C2 alla serie B. Detiene anche un altro record: nel marzo 2010 è stato il primo tesserato italiano ad essere squalificato, per una giornata, per aver bestemmiato in campo. Non è dato sapere quale fosse l'espressione blasfema incriminata. Alla prima giornata del campionato 2007-2008, quando era alla guida del Parma, durante un diverbio con l'allenatore del Catania Silvio Baldini, ricevette da quest'ultimo, una pedata nel sedere. Le cronache dicono che i due poi si riappacificarono , ma nel 2014 Baldini ha dichiarato che lo rifarebbe

    ALESSANDRO SCANZIANI (1953), mezzala di Inter, Sampdoria, Ascoli, Genoa, Ha raccontato di aver avuto avuto uno splendido rapporto con Giovanni Battista Fabbri (a Livorno ed Ascoli). “Con il tecnico nativo di San Pietro in Casale giocavo a centrocampo, libero di svariare, di muovermi come volevo. Con il discepolo del cosiddetto “calcio totale” (di tipo olandese) mi sentivo bene ed ero compreso, con licenza di cercare il gol con inserimenti repentini nell’area avversaria. Il mio ruolo preferito era in mezzo al campo svolgendo i compiti assegnati sia in fase difensiva che in quella offensiva".  Il 7 maggio 1978 diventò un eroe per i tifosi della Fiorentina perché all'ultima giornata di campionato segnò, a un quarto d'ora dalla fine  il gol della vittoria interista (2-1) col Foggia, che fu decisivo per la salvezza, per la migliore differenza reti, della Viola. Curiosamente, come ha raccontato lui stesso, 8 anni dopo, nell'estate 1986, dopo la Samp, aveva praticamente firmato per la Fiorentina, ma non superò le visite mediche per un problema al ginocchio. Finì così al Genoa

    Auguri doppi a GUSTAVO GIAGNONI, che compie 84 anni. Da ragazzino studiò per tre anni in seminario, ma poi la vocazione calcistica ebbe la meglio su quella religiosa. Poi fu giocatore nel Mantova di Edmondo Fabbri, che dal 1956 al 1964 passò dalla serie D alla A Quando allenava il Toro, divenne famoso come “l'allenatore col colbacco” che continuò a portare, per scaramanzia perché continuava a vincere, fino a giugno. Durante un derby con la Juve ebbe uno scontro con Causio “La Juve vinse e Causio passò davanti alla panchina, sbeffeggiandomi. Gli dissi di girare al largo, non era proprio il caso". Ma visto che "continuava" il "barone" si trovò atterrato. "Gli diedi uno schiaffo e, nella spinta, caddi anche io per terra. Ci fu un parapiglia, ci divisero. A fine partita tornai a Olbia e non volli sentire nulla per due giorni. Al ritorno a Torino, fuori dal Filadelfia, trovai 500 tifosi, mi portarono in trionfo. Con Causio poi abbiamo chiarito e fatto pace. Ma se la poteva risparmiare". 

    Auguri anche ad ANGELO CARBONE (1968) centrocampista, tra il 1988 e il 2005, di Bari, Milan, Napoli, Fiorentina, Piacenza Reggiana Atalanta, Pistoiese e Pro Patria
    e all'ex attaccante croato IVICA  ŠURIAK, 1953, una stagione nell'Udinese 1982-83, dove venne sostituito, l'anno successivo, da Zico
    E all'ex difensore LUCIANO BUZZACCHERA. 1939, capitano del Catania, dal 1968 al 1972

    E terminiamo con GIANNI INFANTINO, nato il 23 marzo 1970, svizzero di origine italiana e neopresidente della FIFA, al quale auguriamo, oltre che un buon compleanno, anche di risollevare il prestigio e l'efficienza dell'organismo calcistico mondiale dopo i disastri combinati da Blatter

    Non possiamo però non ricordare che il 23 marzo 1922 era nato amche quel grandissimo attore e personaggio che fu UGO TOGNAZZI, scomparso nel 1990, grande tifoso milanista (“Dalla nascita. Avevo uno zio tifosissimo del Milan. Uno di quelli che fanno la storia del tifo calcistico. II giorno che ricevetti il battesimo, senza che nessuno se ne accorgesse lo zio milanista legò i miei... attributi maschili con un nastrino rossonero. E io sono andato in chiesa col mio bel «cazzettino» legato, sotto il coprifasce di pizzo bianco. Quando poi me lo hanno detto, ricordo che ho pensato: meno male che era maschio, quello era capace di mettermi una bandierina!". ) e pure giocatore, da ragazzino “ma ero una schiappa. Nessuno mi avrebbe fatto giocare e per poterlo fare ho fondato una squadra, la «Bonizzoni calcio". La chiamai così dopo un viaggio a Milano da Giuseppe Bonizzoni, terzino del Milan, per informarlo della squadra col suo nome e chiedere undici magliette, undici paia di scarpe e un pallone. La squadra, quindi, sfoderava la divisa rossonera. C'erano giocatori bravissimi che quasi subito passarono alla Cremonese. Io fui messo fuori squadra... “, ma anche dopo aver cominciato a calcare le tavole del palcoscenico “Ogni anno nella compagnia di rivista si formava una squadra di calcio. I fautori eravamo io e Raimondo Vianello, si giocava in ogni città, ogni giorno libero: contro la squadra locale, contro quella di un'altra compagnia di teatro, contro i giornalisti, contro chiunque. Facevamo compagnia con Elena Giusti e c'erano i boys, Otto o dieci. Io e Vianello, scavalcando il coreografo, facevamo una prima scelta mandandogli quelli che sapevano giocare a pallone. Avevamo i ragazzi più scadenti d'Italia perché le cose davvero non si conciliavano: un ballerino può essere un buon pederasta, ma difficilmente un buon calciatore. I nostri giocavano benissimo”. 
    E' stato anche protagonista del film di Pupi Avati “Ultimo minuto” ambientato nel mondo del calcio

     

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