Per Michele Canini le responsabilità aumentano. Dopo l'addio a Lopez, è il difensore centrale più anziano in rosa (si fa per dire: ha solo 25 anni). Dovrà fare da guida ai più giovani. Oneri che Michele si assume volentieri. Ormai, visti anche gli ultimi arrivi, il Cagliari si sta trasformando in una specie di succursale di ex atalantini. "Pian piano stanno arrivando degli ex compagni delle giovanili: è un piacere ritrovarli in Serie A. I nuovi si inseriscono bene, è facile in questo gruppo".

Al suo fianco, di nuovo Davide Astori. "Ma non dite che siamo la coppia del futuro: l'ultima volta, dopo abbiamo beccato cinque gol", dice sorridendo Michele. Sicuramente giocare con gli stessi compagni agevola l'intesa. "Ci capiamo con uno sguardo".

Ha immediatamente trovato il feeling con mister Bisoli. "La differenza con Allegri? Bisoli vuole sempre degli allenamenti più intensi". C'è anche un piccolo adattamento in chiave tattica: Bisoli intende proporre pure la difesa a 3. "L'abbiamo provata in Slovenia, è andata bene. Ma credo che si possa fare tutto, quel che conta è lavorare in allenamento. Per me la difesa a 3 significa stazionare più spostato a destra. A dire il vero, preferirei non giocare più a destra, perchè significherebbe che i miei compagni stanno bene".

Davanti è tornato Acquafresca. "Mi fa piacere perchè è un ottimo giocatore e un gran bravo ragazzo. Ci darà una grossa mano"