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  • Cesenamania: anno nuovo, vita vecchia

    Cesenamania: anno nuovo, vita vecchia

    Altro giro, altra corsa. Altro partita, altra sconfitta. Il primo match ufficiale dell'anno si è concluso con una sonora batosta, finale di 1-4, a favore del Napoli. Curioso come il risultato maturato sia identico a quello di Cesena- Fiorentina. I campani si sono confermati la bestia nera dei bianconeri, forti di 8 vittorie e 5 pareggi nelle 13 sfide disputate in Serie A. La sconfitta, per certi versi scontata, ha comunque lasciato parecchi aspetti su cui riflettere, sia a livello tecnico sia a livello societario. Quello che doveva essere il valore aggiunto della squadra, Hugo Almeida, sembra sempre più destinato a lasciare la Romagna: il suo atteggiamento contro il Napoli è stato ai limiti dell'accettabile. Un giocatore del suo calibro svogliato e infastidito rischia solo di minare lo spogliatoio, più o meno quanto successo con Mutu 3 anni fa. Inoltre i frutti della cura Di Carlo paiono essere improvvisamente regrediti, annullando in toto i progressi ammirati nella sfida esterna con il Sassuolo. Dopo 3 match con il nuovo tecnico sono ben 9 i gol subiti. La mancanza di sicurezza, l'eccessivo timore dell'avversario e la poca determinazione rimangono tutti difetti inalterati nonostante l'avvicendamento in panchina. Forse è proprio questa la carenza maggiore del Cesena formato 2014/2015.

    Come anticipato però, oltre che verso la squadra, nelle ultime ore tante polemiche vengono rivolte anche alla la società. Il motivo principale è il recente rincaro biglietti (32 euro per un ticket di curva), che ha gettato benzina sul fuoco dell'annoso scontro ultras-presidenza. Giorgio Lugaresi non ha mai riscosso successo all'interno della parte più calda del tifo cesenate e oggi, con il pessimo andamento della squadra, si potrebbe ricreare quel pesantissimo clima che si aveva nel 2007, prima che la società fosse rilevata da Campedelli. L'attuale presidente, in particolare tramite la sua pagina Facebook, non sembra accettare di buon grado le contestazioni. Oltre all'iniziale post di condanna nei confronti degli autori di cori di discriminazione territoriale uditi contro il Napoli, si è registrata anche un accesa risposta nei confronti di un tifoso che, forse esagerando con i toni, accusava Lugaresi di essere venuto meno al suo dovere di sorveglianza - in quanto comunque socio - durante la gestione Campedelli. La risposta dell'attuale presidente non si è fatta attendere: "Io non sapevo. Loro rubavano e io non lo sapevo. Ero solo un socio senza essere nel CdA". Nelle ore seguenti alla risposta si sono susseguiti tanti commenti sia di tifosi pro-Lugaresi sia di tifosi già in contestazione. Il presidente, a fine giornata, ha preferito cancellare il post. Con un clima così teso è facile che si ricrei quella frattura tra società e tifoseria che un tempo impedì di supportare la squadra come dovuto. L'auspicio è quello di evitare guerre di logoramento e prese di posizione così nette, preferendo sempre il tifo alla contestazione.

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